Ultimatum a Tria sul fondo risparmiatori, Zanettin (FI): “buffonata”. Sbrollini (PD): “farsa”

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Giovanni Tria in Commissione
Giovanni Tria in Commissione

Dopo i proclami – dichiara in una nota il deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin – lanciati nel corso della assemblea del 9 febbraio a Vicenza, accompagnati dall’impegno ad emanare i decreti attuativi del Fondo Indennizzi Risparmiatori nella settimana successiva, dopo le tante chiacchiere spese vanamente in queste settimane, i ministri Salvini e di Maio sono arrivati all’ultimatum al collega di Governo Tria perche’ firmi i decreti al piu’ presto, “altrimenti li scriviamo noi”.

I vice premier la smettano con questa buffonata dei proclami, destinati solo a creare confusione e false aspettative. Convochino immediatamente un Consiglio dei Ministri e varino il decreto, se ne sono capaci, altrimenti ammettano una volta per tutte di aver commesso un pasticcio ed abbiano l’umilta’ di tornare in Parlamento con un nuovo testo di
legge, stavolta legittimo ed attuabile. Il paese non puo’ tollerare a lungo tanta incompetenza e superficialità”.


“Sui risparmiatori truffati si sta consumando una farsa – dice invece la senatrice Daniela Sbrollini – Il Fondo per risarcire i cittadini non si vuole fare. Un vergognoso scaricabarile che vede protagonisti Salvini, Di Maio, Tria, Villarosa con Conte che si sottrae agli impegni presi dopo aver propagandisticamente annunciato il suo prioritario impegno.

E’ grave altresì che nessuna risposta sia stata data alla richiesta di accesso agli atti sulla corrispondenza tra Mef e Commissione europea. Oggi, sono scaduti i termini. Non ci fermeremo. Presenteremo motivato ricorso presso Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Al contempo la strada da percorrere appare obbligata. Venga convocato il Consiglio dei Ministri e si istituisca il Fondo senza prevedere ulteriori burocratiche procedure che allontanano le soluzioni necessarie. Con le regole stabilite dai precedenti governi e annullate dalla maggioranza giallo-verde i risparmiatori sarebbero stati già risarciti.