Il 25 marzo è ricorso l’anniversario della nascita di Antonio Fogazzaro, che nacque nella casa della contrà omonima il 25 marzo 1842 e morì al San Bortolo il 7 marzo 1911. Avevo suggerito più volte ai Comitati di Corso Fogazzaro la possibilità di creare un evento e quindi attirare persone come “clienti”.
Invece niente, si sono tutti dimenticati del quasi Nobel, o non vale la pena, ricordare cittadini benemeriti. Avevo pure proposto di trasportare il busto dello scrittore che si trova al Giardino Salvi e nicchiarlo alla casa natale.
Niente, propongono la settimana prossima la cioccolata per tutti. Ma di cultura e storia nemmeno l’ombra. Però i loro locali li intitolano a Fogazzaro, bar Pasticceria o come il Parcheggio Fogazzaro, da non credere.
Figlio di Mariano il quale partecipò alla Rivoluzione del 1848 e dovette andare esule in Piemonte. Antonio frequentò il Liceo ora Pigafetta nel 1856 dove insegnava Giacomo Zanella. Conseguì la maturità classica nel 1858, si iscrisse a Legge a Padova, ma andò a Torino in attesa della liberazione del Veneto che avvenne nel luglio 1866.
Tornato a Vicenza sposò Margherita di Valmarana dacui ebbe tre figli. Nel 1881 presenta Malombra, nel 1895 il suo capolavoro Piccolo Mondo Antico e Il Santo messo all’indice dal Sant’Uffizio.
Nel centenario della nascita il 1942 per commemorare Fogazzaro vennero Ministri e Docenti per una grande giornata di cultura.
Nessuna lapide ricorda questo storico evento.