La Giunta approva i criteri per la composizione delle graduatorie per l’assegnazione di alloggi ERP

191
Comune di Venezia
Comune di Venezia

La Giunta comunale ha approvato oggi la delibera contenente “i criteri, gli indirizzi e i punteggi aggiuntivi di selezione della domanda per l’emanazione del Bando di concorso, anno 2019, valido per assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica” e altre tre delibere contenenti dei bandi speciali.

“Con questa delibera – spiega l’assessore alle Politiche della residenza, Luciana Colle – andiamo ad approvare le linee guida che permetteranno di dotare il Comune di Venezia di due graduatorie – una per il centro storico e le Isole e l’altra per la terraferma – per l’assegnazione degli alloggi ERP per l’anno in corso così come stabilito dalla Legge Regionale. Nello specifico, tra le altre cose, si stabiliscono non solo le percentuali di alloggi da assegnare a determinate categorie – ad esempio l’8% del totale sarà destinato agli under 35, stessa percentuale che sarà destinata a neo sposi e, altrettanti alloggi, a famiglie monogenitoriali con uno o più figli a carico – ma anche l’innalzamento dal 10 al 20% del totale degli immobili disponibili da destinare alle “Emergenze abitative”. Il bando dovrà riportare pedissequamente i criteri e i punteggi stabiliti dalla normativa regionale, fatta salva la possibilità, per il Comune, di integrare gli stessi con massimo 8 punti aggiuntivi”.

La Giunta Comunale ha quindi ritenuto di assegnare gli 8 punti massimi aggiuntivi secondo il seguente schema:

  • nuclei familiari composti esclusivamente da over 68 anni, per i quali il canone di locazione annuo incida per almeno il 70% sul reddito familiare
  • per nuclei composti da residenti nel territorio del Comune da 15 a 25 anni (da 2 a 8 punti)
  • 1 punto se nel nucleo familiare sia presente un soggetto inserito nelle graduatorie definitive valide per i bandi di auto-restauro, risalenti agli anni 2011 e 2014

“Non solo – continua Colle -, sono state approvate dalla Giunta anche tre ulteriori delibere per l’emanazione di altrettanti bandi speciali per l’assegnazione di alloggi Erp a Murano, il primo, a Marghera, il secondo, e nel Centro storico, il terzo. Tali bandi dovranno essere approvati dalla Regione prima della loro emanazione”.

“Con la prima delibera si è deciso di destinare i 36 nuovi alloggi dell’Edificio A delle “ex conterie” di Murano, di proprietà del Comune, ai quali si aggiungono i 10 di proprietà Ater, in via prioriraria a giovani coppie, con attività lavorative in isola o comunque legate a mestieri tradizionali e artigianali – spiega l’assessore alle Politiche della residenza – Discorso analogo per i 40 alloggi in Centro storico, da assegnare prioritariamente a giovani coppie, con lavoro nella città antica e a mestieri legati ad attività tradizionali. Con il terzo bando speciale, quello riguardante Marghera, si è deciso di mettere a disposizione 30 alloggi da destinare, prioritariamente, a nuclei familiari con attività lavorativa principale legata al territorio”.

“Per quanto riguarda il bando generale ERP – fa sapere l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini – abbiamo volutamente previsto un significativo punteggio aggiuntivo, nei limiti di quanto ci è permesso dalla norma regionale, per i veneziani. Chi è residente nel Comune di Venezia da tanti anni non deve vedersi scavalcato, a parità di requisiti, da chi arriva da Comuni limitrofi. In assenza di questa norma, e visto l’alto numero di alloggi pubblici nel nostro Comune rispetto ad altri territori, avremmo rischiato di essere presi d’assalto da domande provenienti da nuclei con situazioni di disagio provenienti dall’hinterland, penalizzando i nostri concittadini”.

“Con i primi due bandi speciali abbiamo voluto dare risposta a quel ‘ceto medio’ in crescente difficoltà che non riesce a trovare risposte nel mercato libero – sottolinea l’assessore – e, percependo un reddito, seppur basso, non riuscirebbe a collocarsi in posizione utile nelle graduatorie ERP generali. In particolare a Murano e in Centro storico, è necessario dare risposta alle giovani coppie che abbiano attività lavorative nella città d’acqua o in isola o comunque legate a settori artigianali tradizionali. A Marghera, invece, è importante rompere il meccanismo della concentrazione del disagio sociale in alcuni quartieri, che tanti danni ha causato e causa in alcune zone della città, con ricadute sulle nuove generazioni. La concentrazione di edilizia popolare e di situazioni di difficoltà non consente, infatti, un serio percorso di rilancio dei territori e di autonomia delle persone”.

“In tutti e tre i casi – conclude Luciana Colle – abbiamo voluto lanciare un messaggio di sostegno a quanti si trovano nella condizione di richiedere un alloggio di edilizia residenziale pubblica. Si tratta di 116 appartamenti che stiamo mettendo a disposizione con il chiaro obiettivo di sostenere la residenzialità, soprattutto in centro storico e nelle isole, e di portare, in uno dei quartieri maggiormente abitati da residenti stranieri come è Marghera, importanti incentivi per chi, anche se con mille difficoltà, si impegna per permettere ai propri figli di studiare e, conseguentemente, rivitalizzare il tessuto socio economico culturale del proprio quartiere”.