Dal consigliere Naclerio (FdI) apprezzamento per l’iniziativa: “È da un anno e mezzo che evidenziamo il problema”
L’amministrazione comunale di Vicenza dice basta alle attività illegali che hanno come punti di riferimento alcuni bar e negozi della zona del Quadrilatero, di corso San Felice e Fortunato e di via Sella: per questo il direttore del settore Suap, edilizia privata, sport e manifestazioni ha firmato la comunicazione di avvio del procedimento di riduzione dell’orario di apertura al pubblico per otto locali; per sei di questi si va anche verso il divieto di vendita di alcolici, comprensivo per due bar di somministrarli.
Il provvedimento, annunciato in un incontro con la stampa questa mattina dal Sindaco di Vicenza Giacomo Possamai e dall’assessora allo sviluppo economico e al territorio Cristina Balbi, è stato preso al termine di dieci mesi di attività di osservazione e controllo messa in atto dalle pattuglie dei Nos e Antidergrado della polizia locale.
Il sindaco Possamai ha evidenziato come per la prima volta il Comune abbia preso un provvedimento per contrastare il degrado e garantire la sicurezza che colpisce otto locali della stessa zona. Possamai ha avuto parole di ringraziamento verso la polizia locale, non solo per l’attività di controllo che ha portato alle decisioni nei confronti degli otto locali, ma anche per come monitora quotidianamente le zone più sensibili, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine, oltre che con l’apporto degli stessi cittadini che spesso si fanno spesso promotori di segnalazioni, per arginare i fenomeni di microcriminalità. «A questo grande sforzo – ha aggiunto il Sindaco – si devono necessariamente associare i commercianti ed esercenti pubblici del territorio che hanno una grande responsabilità rispetto alla vivibilità del quartiere in cui sono inseriti. A fronte di reiterati assembramenti di persone che assumono comportamenti inappropriati e talvolta delinquenziali, dentro e fuori questi otto locali, prima che la situazione degeneri ulteriormente intendiamo dare un segnale forte di stop».
L’Assessore Balbi ha sottolineato che sia nell’interesse stesso degli operatori economici contrastare situazioni che non garantiscano il decoro e la sicurezza urbana dentro e davanti i propri locali. «Per rispetto della stragrande maggioranza di negozianti e gestori di locali che seguono le regole e le fanno rispettare ai propri clienti, interveniamo nei confronti di chi permette situazioni che stanno generando grande preoccupazione nei cittadini».
I locali colpiti
Gli esercizi interessati dai provvedimenti (nel comunicato ufficiale del comune di Vicenza i dettagli delle decisioni) sono un mini market in via Gorizia, un call center e un negozio in via Firenze, un negozio in viale Milano, un negozio, un distributore automatico e un bar in corso Santi Felice e Fortunato e un bar in via Sella. Questi ultimi, per i quali scatterà, oltre la riduzione dell’orario e il divieto di vendita di alcolici, anche il divieto di somministrazione di alcolici, erano già stati soggetti a periodi di sospensione delle attività.
I titolari dei bar e negozi interessati hanno ora sette giorni di tempo per presentare le proprie controdeduzioni.
Naclerio (FdI): finalmente accolti i nostri suggerimenti
Sulla serie di provvedimenti presi è intervenuto il consigliere capogruppo di Fratelli d’Italia Nicolò Naclerio: «Dopo un anno e mezzo, in cui, come opposizione, abbiamo fatto battaglie, dentro e fuori al Consiglio comunale, per richiedere più sorveglianza e più regole su alcune attività commerciali nel Quadrilatero e a San Felice, sembra che qualcosa stia cambiando. Oggi, il Sindaco e la polizia locale hanno seguito le nostre proposte e i nostri suggerimenti cercando di mettere un freno a quei locali e a quei negozi che sono loro stessi preda e base d’appoggio per la criminalità in città.
Per questo motivo siamo soddisfatti nel constatare che alla sinergia tra opposizione e comitati di quartiere sul tema prevenzione e sicurezza, si sia unita anche la maggioranza e il Sindaco. A dimostrazione che le soluzioni ai problemi esistono e che mettere la testa sotto la sabbia per non vederli, serve solo a peggiorarli».