«Con gli accordi UE-Mercosur (vedi in fondo*, ndr), l’agricoltura diventa vittima sacrificale degli interessi di altri settori» questo è quanto riferito dall’Onorevole Sergio Berlato (ECR/FdI), membro della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, intervenuto a Strasburgo nel corso del dibattito in Plenaria sul futuro del settore agricolo e manifatturiero in Europa.
«Quale futuro possiamo immaginare per l’agricoltura europea se continuiamo a fare scelte che costringono i nostri imprenditori agricoli a scontrarsi quotidianamente con la concorrenza sleale proveniente da altri paesi che possono esportare i loro prodotti in Europa, senza l’obbligo di rispettare le stesse regole che l’Unione Europea impone ai nostri imprenditori agricoli?». La questione posta ha trovato un valido esempio con gli accordi commerciali tra l’Unione Europea e Mercosur. «Un colpo gravissimo inferto ai nostri imprenditori agricoli – ha spiegato Berlato – agricoltori chiamati a subire le conseguenze di questi accordi che vedono, ancora una volta, l’agricoltura usata come merce di scambio da sacrificare sull’altare dell’interesse di altri settori».
Gli imprenditori agricoli non sono i nemici dell’ambiente, ha affermato Berlato, piuttosto «sono indispensabili nella manutenzione e salvaguardia del territorio, anche per prevenire i dissesti natura idrogeologica».
Infine, l’europarlamentare veneto ha voluto sottolineare l’assenza dell’Unione europea nel garantire un futuro agli imprenditori agricoli. «Che futuro possiamo offrire ai nostri imprenditori agricoli se non garantiamo loro prospettive di reddito e dignità, valorizzando la multifunzionalità delle attività agricole e la loro indispensabilità non solo dal punto di vista economico, occupazionale e sociale, ma anche dal punto di vista ambientale» ha concluso l’Onorevole Sergio Berlato nel suo intervento in aula.
*L’accordo commerciale UE-Mercosur, in discussione da 25 anni, prevede la creazione di una vasta zona di libero scambio tra l’UE e i Paesi sudamericani del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay). L’accordo mira a eliminare dazi doganali e promuovere scambi, con benefici per settori industriali europei come automobilistico e chimico, ma suscita preoccupazioni nel settore agricolo.
Benefici e svantaggi principali:
- Vantaggi industriali: Germania e Spagna, con forti esportazioni di automobili, macchinari e prodotti chimici, potrebbero trarre grandi benefici. Ad esempio, la Germania potrebbe rafforzare la propria economia e salvaguardare posti di lavoro grazie alla riduzione di alti dazi doganali.
- Criticità agricole: I settori agricoli europei, in particolare in Francia e Irlanda, temono una concorrenza sleale e danni economici dovuti all’importazione di carne e prodotti agricoli sudamericani a costi inferiori, spesso non rispettosi degli standard ambientali e di sicurezza alimentare dell’UE.
Preoccupazioni ambientali e geopolitiche:
- L’accordo è accusato di non affrontare adeguatamente la deforestazione in Brasile e il mancato rispetto di standard ambientali e sociali.
- La sua importanza strategica risiede nella possibilità per l’UE di diversificare le fonti di materie prime critiche per la transizione verde, riducendo la dipendenza da Cina e USA.
Divisioni interne all’UE:
- Favorevoli: Germania e Spagna sostengono l’accordo per il potenziale industriale e commerciale.
- Contrari: Francia e Italia guidano l’opposizione, sostenendo che le condizioni attuali non proteggono adeguatamente gli agricoltori europei e l’ambiente.
Prospettive future: L’accordo potrebbe essere approvato a maggioranza qualificata dagli Stati membri e dal Parlamento europeo, nonostante l’opposizione di alcuni Paesi. Tuttavia, il Mercosur sta rafforzando legami con l’Asia, aumentando la pressione sull’UE per concludere rapidamente l’accordo.