“Quella strada per il lago 1980-2023”: presentato a Palazzo Trissino il romanzo del “comandante” Massimo Parolin tra ricordi, “philìa” ed esoterismo

Parla ai suoi amici boomer(s) e a chi vorrà conoscere la Vicenza di quegli anni il bocia con la ragazza sul cinquantino ma col gomito mai alzato: “Damiana mi lasciò la mano, ancora la cerco”. Per "ascoltarlo" vai in libreria o in edicola, da noi in sede, sullo shop online e su Amazon.

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Quella strada per il lago 1980-2023, uno spaccato di vita vicentina e... del pubblico in sala Stucchi
Quella strada per il lago 1980-2023, uno spaccato di vita vicentina e... del pubblico in sala Stucchi

Dopo la calda accoglienza da padrone di casa di Massimiliano Zaramella, presidente del consiglio comunale di Vicenza, che ne aveva fatto le veci in sua attesa, il sindaco Possamai, che gli anni dei boomer non li ha vissuti, parla nei suoi saluti di “belle pagine della storia di Vicenza. Ci voleva il comandante della Polizia Locale per riempire così Sala Stucchi”. È stata questa l’introduzione del sindaco Possamai alla presentazione del libro di Massimo ParolinQuella strada per il lago 1980-2023. Storia vicentina di amore e demoni al tempo dei boomers”, ospitata martedì pomeriggio nella sala più prestigiosa di Palazzo Trissino.

Il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, alla presentazione di Quella strada per il lago di Massimo Parolin - da sx Coviello, Parolin, Matteazzi, Possamai e Tonello
Il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, alla presentazione di Quella strada per il lago di Massimo Parolin – da sx Coviello, Parolin, Matteazzi, Possamai e Tonello
Quella strada per il lago (1980 - 2023)
Quella strada per il lago (1980 – 2023)

“Ed è giusto che sia così, perché tra queste pareti è passata davvero tanta vita ed è di vita, della vita a Vicenza negli anni ‘80 che parla il libro”. Nelle pagine, infatti, rivive un mondo ormai lontano, dove si viveva e ci si divertiva con poco: i ritrovi, il motorino, il cinema e le domeniche pomeriggio in discoteca, dove bruciare in un sol giorno la paghetta settimanale di 4-5.000 lire tra ingresso e consumazione, sigarette e multe per il trasporto di… una passeggera, nel caso si incappasse nei temuti vigili urbani. E oggi, ironia o dono della sorte, l’autore è stimato comandante a Vicenza con la saggezza e l’equilibrio nati dalle esperienze giovanili che tutti hanno ma che, per lui multato per amore sul “cinquantino”, come ha sottolineato Matteazzi, non hanno mai compreso neanche minimamente (un difetto per un veneto?) l’alzare il gomito.

Presentazione di Quella strada per il lago 1980-2023: il curatore "volontario" della collana Vicenza Popolare Coviello, l'autore Parolin, il presidente del Consiglio comunale Zaramella, la moderatrice Matteazzi e la lettrice Tonello
Presentazione di Quella strada per il lago 1980-2023: il curatore “volontario” della collana Vicenza Popolare Coviello, l’autore Parolin, il presidente del Consiglio comunale Zaramella, la moderatrice Matteazzi e la lettrice Tonello

Il volume, che consta di un romanzo e di racconti (e l’autore invita a invertire l’ordine nella lettura: prima i 14 aneddoti per conoscere i personaggi e i tempi, poi la storia), è fatto di pagine che scongiurano eccessi di nostalgia con uno stile spiritoso, ma che a un certo punto cede alle ombre del noir, anzi del gotico. “Ho sempre avuto una passione per il gotico, l’horror. I miei miti, che non mi sogno di emulare, sono Edgar Allan Poe, Bram Stoker e Stephen King. Dopo un inizio sommesso, leggero e spensierato, dove si parla di amore e di amicizia, ecco che viro improvvisamente al misterioso e all’esoterico”. Gli amici, le ragazze, LA ragazza (chi è Damiana che gli “lascerà la mano” e che ancora cerca?), i motorini incolonnati lungo la Riviera Berica puntati verso il lago di Fimon (evocato in copertina da una foto di Tommaso Cevese), quel senso di libertà… poi una scomparsa nel nulla, le ricerche, la paura, l’incognito, gli anni (ben oltre 40) che passano e le domande che restano. Dalla realtà alla fantasia, dall’autobiografico al sovrannaturale. Tutto in un attimo, perché il libro si legge tutto d’un fiato.

Sala Stucchi sold out (gratis...) per la presentazione di Quella strada per il lago 1980-2023, di Massimo Parolin
Sala Stucchi sold out (gratis…) per la presentazione di Quella strada per il lago 1980-2023, di Massimo Parolin

A incalzare l’autore del romanzo, edito dalla romana ma con solide radici locali Editoriale Elas, delle cui collane è curatore, “onorato e volontario”, ci ha tenuto a precisarlo il direttore delle nostre testate VicenzaPiù Viva e Vipiu.it, è stata la sempre “nostra” Giulia Matteazzi, disinvolta e ben calata nel suo ruolo di non-boomer-per-poco. Alla domanda Come un vigile si scopre scrittore? Massimo Parolin ha spiegato: “A 61 anni non pratico più sport, ma con il lavoro che faccio ho bisogno di una via di fuga dai problemi sulla sicurezza che mi trovo ad affrontare ogni giorno. Evadere, rasserenarmi sono una via verso l’equilibrio indispensabile a trovare la soluzione a quegli stessi problemi. È stato poi naturale orientarmi verso quello che è un vizio di famiglia…”. Il fratello Luciano Parolin era infatti noto come la memoria storica di Vicenza. Senza pretese, “con stile umile e povero talento”, Massimo restituisce anche lui, a suo modo, un pezzetto della Vicenza che fu, quella dei Boomers, volutamente scritto con la S finale, come direbbe la gente comune, di quel mondo semplice che racconta e di cui ha fatto parte. E che restituisce anche puntualmente nella sua brillante rubrica su VicenzaPiù mensile sui Boomer(s).

A intervallare il dialogo Parolin-Matteazzi, la lettura da parte di Letizia Tonello di alcuni brevi passaggi del libro. Come quello in cui si descrivono gli amici – schierati tutti in prima fila alla presentazione, compreso il mitico dj Lele -, dal confessore speciale dalle sentenze scomode ma giuste, al ragazzo della porta accanto che monopolizzava l’interesse delle ragazze, dal figlio del campanaro che lavorava duro in officina senza lamentarsi mai e regalava barzellette irripetibili, fino a tanti altri.

“È anche per loro questa mia memoria delle avventure e dei tempi vissuti insieme. Il mio è un libro d’amore e d’amicizia, che è la mia autobiografia e contemporaneamente la biografia di chi ha vissuto con me i famosi e famigerati anni ‘80”. Chiamati in causa non solo tra le pagine, ma anche alla stessa presentazione del libro, tra l’imbarazzato e il lusingato, gli amici di Parolin sono avvisati: il prossimo libro sarà solo sull’amicizia, quella vera, “quella che i greci chiamano philìa -tiene a specificare il comandante Massimo richiamandosi a Roberto Vecchioni- ovvero la più alta forma di amore, disinteressata perché basata sull’affinità spirituale”.

E di amici, vecchi e nuovi martedì sera a fine presentazione, il comandante ne ha salutato e abbracciato tanti e tante, come si vede anche dalla piccola galleria fotografica che pubblichiamo, e altri ne abbraccerà fisicamente nelle prossime presentazioni (la prima al bar Minerva giovedì 12 dicembre alle 18 insieme al numero 294 di dicembre di VicenzaPiù Viva, la successiva il 27 dicembre alla stessa ora da Galla e poi…) o virtualmente mentre, esotericamente, starà accanto ai lettori della sua opera prima.

Quella strada per il lago 1980-2023-Storia vicentina di amore e demoni al tempo dei boomers (148 pagine, 14 euro) può (deve?) essere acquistato, infatti, presso la sede dell’editore, in contrà Vittorio Veneto 68 di pomeriggio (telefonare allo 0444 1497863), nello shop online di ViPiu.it, nelle migliori librerie ed edicole (telefonare allo 0444-510730) e su Amazon.

Gli amici boomer(s) del bocia Massimo Parolin, ora comandante della Polizia locale
Gli amici boomer(s) del bocia Massimo Parolin, ora comandante della Polizia locale
Massimo Parolin attorniato da amici vecchi e nuovi
Massimo Parolin attorniato da amici vecchi e nuovi