Processo BPVi, Dalla Rosa: “rimanga a Vicenza e sì a Costituzione parte civile del Comune”. Dopo aver “copiato” Rucco, il candidato di centro sinistra lo anticipi con accesso agli atti

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Condivido il disagio e lo sdegno delle associazioni di risparmiatori rispetto all’eventualità che il processo per la Banca Popolare di Vicenza sia trasferito lontano da Vicenza“. Il candidato sindaco Otello Dalla Rosa interviene in riferimento alla richiesta di trasferimento del processo avanzata dalla difesa aggiungendo: “Il trasferimento del processo sarebbe l’ennesima offesa a una comunità che ha già pagato un prezzo sociale elevatissimo alla gestione spericolata di due istituti bancari che godevano della fiducia dei risparmiatori“.

Se c’è qualcosa di ostile è stata la condotta predatoria di chi ha messo in pericolo e poi mandato in fumo i risparmi di migliaia di cittadini – sottolinea Dalla Rosa –. Confermo che da Sindaco attiverò uno sportello dedicato ad affiancare le istanze dei risparmiatori vicentini colpiti dalla crisi delle due banche popolari venete. Credo anche che, fosse anche solo un gesto simbolico, sia giusto procedere sulla costituzione come parte civile nel processo del Comune di Vicenza“.

Bene, candidato di centrosinistra, ma, visto che lei per primo ha finalmente rotto il ghiaccio in cui Achille Variati ha congelato da sempre un qualsiasi atto di reale solidarietà con i concittadini truffati da Gianni Zonin & c., parte motrice e integrante del sistema di potere che ha governato Vicenza, come ha ammesso in Sala Bernarda, anche se solo per una volta, il suo alleato Jacopo Bulgarini d’Elci, cosa vuole rispondere ora alla seconda parte qualificante del nostro appello condiviso pubblicamente con le associazioni dei soci Unite per il Fondo?

In occasione della presentazione di “BPVi. Bugie Popolari Vicentine“, il nostro libro dossier, depositato non su Facebook ma presso la Commissione d’inchiesta regionale sulle banche venete, abbiamo proposto, infatti, a tutti i candidati, ma, ovviamente, in primis a lei e a Francesco Rucco, che già si era espresso il 24 aprile per la costituzione di parte civile, non solo questo sia pur tardivo atto del Comune di Vicenza, atto che doveva essere compiuto subito da Variati ma a cui lei oggi, almeno, aderisce ufficialmente oltre un mese dopo Rucco sul filo di lana dell’ultima udienza utile, la prima del dibattimento.

Ma in quella occasione, ripetendo la proposta spesso su questo mezzo e in altri incontri pubblici e privati, abbiamo chiesto anche l’impegno ad attivare un finanziamento di 93.000 euro per rendere disponibili ai vicentini truffati gli atti del processo BPVi, documenti senza i quali il suo impegno ad attivare “uno sportello dedicato ad affiancare le istanze dei risparmiatori vicentini colpiti dalla crisi delle due banche popolari venete” parrebbe non solo puramente promozionale ma anche beffardamente inconcludente.

Quale affiancamento concreto lei penserebbe di poter dare ai soci truffati nello sportello promesso senza avere le carte in mano?

Ci viene il dubbio che quelle carte non si vogliano, da molte, troppe parti, rendere pubblicamente disponibili perché consentirebbero ai cittadini di conoscere completamente l’ambito generale in cui è stato perpetrato lo stupro di un popolo che, sia pure in attesa e nel rispetto di quello che deciderà giudiziariamente la magsitratura, potrà capire dove sono le responsabilità etiche di tutto un mondo paralleo e di mezzo, senza la cui conoscenza storica neanche lei potrà fare il bene della città nel caso le fosse affidata.

Ora lei, candidato sindaco Otello Dalla Rosa, passi il guado completamente e si impegni a fare questo passo: il Comune ha trovato sempre fondi, anche più consistenti per finaziare iniziative discutibili, ma vuole che così non (ri)conquisterebbe la fiducia mia, che conta poco, ma soprattutto quella delle migliaia di vicentini truffati che stanno per decidere a chi affidarsi per i prossimi 5 anni?

Bulgarini ha coraggiosamente ufficializzato, per subito essere zittito, che del sistema di potere della BPVi faceva parte anche il suo mondo, ora lei faccia sua la nsotar umile proposta e dimsotri di non farsi zittire e… compromettere dal sistema!

Grazie.

P.s. Francesco Rucco, “se ci sei batti un colpo” sull’accesso agli atti.

Visto che lei è stato il primo tra i candidati sindaco a impegnare il comune sia pure senza “manganellare” abbastanza… non lasci l’iniziativa a quello che lei definisce vecchio sistema che farfuglia di “sportelli” di supporto ai risparmiatori azzerati dopo che quel sistema ha preso a  sportellate migliaia di vicentini!