Chi l’ha visto? Il mistero di Assad tra fuga, bunker e fantapolitica

I ribelli rimuovono immagini di Assad
I ribelli rimuovono immagini di Assad

Dove sarà finito Bashar al-Assad? Un giallo che ricorda le migliori spy-story, tra speculazioni, sviluppi surreali e un clima da thriller geopolitico.

A Damasco, cuore del dramma siriano e città assediata, il presidente è un assente ingombrante. Le fonti ufficiali del regime assicurano che il “rais” resta saldo al comando, ma la realtà racconta tutt’altro: secondo testate internazionali come la CNN, Assad non si vedrebbe da settimane. Le ipotesi si moltiplicano: c’è chi lo immagina in un bunker segreto, chi lo dà in fuga verso Teheran o Mosca.

Una capitale sotto assedio

Intanto, Damasco si trasforma in un campo di battaglia. I ribelli, guidati da Hayat Tahrir al-Sham, conquistano i sobborghi, il carcere di Sednaya è caduto, e i prigionieri per reati di “opinione” anti Assad tornano a vedere la luce dopo anni di prigionia. Il regime, orfano del suo leader e indebolito, sembra sempre più vicino al collasso.

Assad: turista o stratega?

Se Assad si è dileguato, le domande si moltiplicano: sta negoziando un esilio? Cerca una via per mantenere una frazione del potere? Alcune voci lo vogliono in Iran, pronto a firmare accordi; altre in Russia, ospite di una villa super-blindata. L’unica certezza è che la sua scomparsa alimenta lo smarrimento di un regime già in crisi.

Diplomazia o farsa?

Sul fronte internazionale, vertici a Ginevra e Doha si susseguono senza produrre risultati concreti. Russia e Iran parlano di “stabilità siriana”, ma sembrano a corto di soluzioni (e di risorse). Israele, preoccupato dal caos, rafforza la sua presenza sulle alture del Golan.

E ora?

Il destino di Assad rimane un enigma in evoluzione. La sua assenza, qualunque sia la spiegazione, segna un punto di svolta nella crisi siriana. Ma il vero dramma è quello vissuto dalla popolazione: una guerra senza fine che lascia il paese in rovina, qualunque sia la sorte del suo leader.

Forse, da qualche parte, Assad riflette su quanto sia arduo il potere quando tutto crolla intorno.

Fonte La Gazzetta Online Italo Brasiliana