Manifestazione contro infortuni e morti sul lavoro, Gianni Rolando: “serve una svolta in Veneto”

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Due morti sul lavoro alla settimana – ci scrive Giovanni Rolando coordinatore regionale associazione ReteDem e candidato col Pd a Vicenza – in Veneto dall’inizio anno, 372 infortuni. È la denuncia di  Stefano Lanzarin, operaio dipendente delle Acciaierie Venete Padovane al microfono dal palco di piazza Garibaldi a Padova questa mattina, sabato 26, alla manifestazione sindacale unitaria regionale per dire basta morti sul lavoro. “Serve una svolta in questa regione per garantire sicurezza in quella che è ormai una vera emergenza sociale, etica e politica” .

La nostra regione detiene il primato della triste classifica degli eventi mortali, già 33 da gennaio, cui si deve aggiungere quello di ieri del giovane 36enne morto asfissiato alla Fis ex Zambon di Lonigo.
Lunedì scorso 21 maggio è morto l’agricoltore Ennio Molese, 56. Caduto in una trituratrice. Due giorni dopo Flavio Santoro annegato in un canale mentre leggeva dei contatori. Qualche giorno prima Ezio Bagalini imprenditore caduto da un’impalcatura.
È una strage continua: 278 morti sul lavoro da inizio anno.
Integrare e potenziare organico dello Spisal, sono appena 150 persone in Veneto una regione di quasi 5 milioni di abitanti, percentuale molto al disotto di regioni confinanti.
“Serve una svolta in Veneto- ribadisce Rolando – per un Veneto più giusto, più civile, con più diritti per una qualita del lavoro più elevata. Per un lavoro più sicuro”.