Il tema della sicurezza a Vicenza tratteggiato con luci e ombre dal report annuale sulla Qualità della Vita de Il Sole 24 Ore. Come già scritto da queste pagine, il capoluogo berico ha ottenuto nel ranking 2024 un lusinghiero ottavo posto con conseguente ingresso nella top ten italica tra le province dove si vive meglio.
Come è noto, l’indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
Quanto a Giustizia e sicurezza, Vicenza di sicuro non figura tra le prime 10 per numero di reati denunciati (delitti commessi e denunciati sul territorio nell’anno precedente, in rapporto alla popolazione residente), dove si trovano grandi centri come Milano (1), Roma, Torino, Firenze, dove c’è Venezia (9 posto), ma anche piccoli centri come Rimini e Prato. Quella berica, infatti, in questa graduatoria è 59esima su 107. Insomma, a metà classifica.
Nel dettaglio, emerge che l’indice peggiore della provincia di Vicenza in questa categoria è: 15° in classifica per Violazione alla proprietà intellettuale (0,5 denunce ogni 100mila abitanti). Posizione 19, quindi comunque alta, per truffe e frodi informatiche.
La provincia berica è inoltre interessata da molti furti in abitazione (32esima posizione), ma meno di molti altri posti in tema di rapine (46), furti in esercizi commerciali (52), violenza sessuale (67), furti di autovetture (82) e furti con destrezza (92)
Un altro dato: la Provincia di Vicenza è 3° in classifica per Indice di litigiosità, ovvero cause civili iscritte ogni 100mila abitanti (Elaborazione su dati Giustizia.it, 2023).
Infine, nella classifica di tappa dedicata a Giustizia e sicurezza, nella quale Ascoli Piceno primeggia in positivo con 832,70 punti, Vicenza è 22esima, con 780,10 punti, ma nella quale perde 7 posizioni rispetto al 2023.