Ospedale San Bassiano: attivata la nuova terapia semi-intensiva

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L’ospedale San Bassiano si arricchisce di un nuovo servizio strategico per una migliore assistenza ai pazienti con problematiche di tipo acuto e\o in condizioni critiche: 4 posti letto di terapia semi-intensiva, gestiti nell’ambito del Dipartimento di Area Critica in collaborazione funzionale con il Dipartimento di Area Medica.

“È un servizio integrato con le normali attività di stabilizzazione e osservazione tipiche del Pronto Soccorso, dove negli ultimi mesi abbiamo già svolto delle attività propedeutiche a questa attivazione – spiega Andrea Favaro, Direttore del Dipartimento di Area Critica dell’ospedale di Bassano -. Questi 4 nuovi posti letto ci consentiranno di offrire ai pazienti il migliore percorso rispetto alle loro necessità assistenziali, prendendoci del tempo per essere certi che un soggetto in condizioni severe ma non tali da essere portato in Rianimazione possa essere effettivamente ricoverato in sicurezza in un reparto di degenza ordinaria”.

Il servizio è destinato ad accogliere principalmente pazienti in ingresso dal Pronto Soccorso, soprattutto con problematiche respiratorie importanti, settici o emorragici. “Nel contesto dell’Osservazione Breve Intensiva già da anni cerchiamo di gestire questa tipologia di pazienti nei casi in cui non è impellente il loro trasferimento in Rianimazione – spiega Francesca Salsa, responsabile dell’U.O.S. OBI dell’ospedale San Bassiano -. Soprattutto dopo il Covid abbiamo iniziato ad assistere in Osservazione Breve Intensiva anche pazienti in condizioni più delicate, ma questi 4 nuovi posti letto semi-intensivi ci consentiranno di svolgere tale attività in modo più razionale e strutturato. Penso che sia un progetto veramente innovativo, non facile da realizzare ma da parte nostra c’è grande entusiasmo, anche perché crediamo che possa essere uno snodo importante per tutto l’ospedale».
Allo stesso tempo, infatti, i nuovi posti letto potranno accogliere anche pazienti in miglioramento, dunque in uscita dalla Rianimazione, come passaggio intermedio prima di essere inseriti in un reparto di degenza ordinaria.

“Il concetto di fondo – sintetizza il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza – è migliorare l’efficacia e l’appropriatezza dei percorsi di presa in carico, offrendo il giusto livello di assistenza per ciascun paziente. Nel farlo, diamo applicazione all’innovativo modello organizzativo di presa in carico introdotto dalla Regione Veneto con la Delibera n. 1710 del 30 dicembre 2022, incentrato sul concetto di “utilizzo flessibile dell’ospedale basato su livelli di intensità di cura”. In questo modo miglioriamo la qualità dell’assistenza ai pazienti, in particolare per quelli che arrivano in Pronto Soccorso con un codice di maggiore gravità, ma a trarne beneficio sarà anche l’organizzazione complessiva dell’ospedale, perché potremo gestire in modo più razionale i posti letto in Rianimazione”.