Welfare generativo, bando Cariverona, finanziati 24 progetti: 9 a Vicenza

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Welfare generativo

Soluzioni in grado di generare un impatto duraturo, rendendo i cittadini protagonisti: questa la filosofia alla base del bando Welfare generativo, promosso da Fondazione Cariverona.

Con un budget di circa 3 milioni di euro, l’iniziativa ha selezionato 24 progetti nelle province di Verona (7), Vicenza (9), Belluno (1), Ancona (5) e Mantova (2). Gli interventi rispondono ai bisogni locali attraverso modelli innovativi e sostenibili, con un approccio partecipativo, nato dal basso e basato sul coinvolgimento dei destinatari.

Grazie a questi progetti, si prevede di rigenerare o riqualificare 170 servizi, prodotti, spazi dei quali potranno beneficare direttamente quasi 5mila persone. Circa 300 troveranno, inoltre, un’occupazione grazie a percorsi di accompagnamento al lavoro studiati ad hoc. A rendere possibile questi risultati sarà la partecipazione di oltre 600 enti (composti per il 30% da aziende), mentre complessivamente le attività raggiungeranno oltre 20mila cittadini.

“Il nostro obiettivo è superare le logiche tradizionali dell’assistenzialismo per promuovere un welfare in grado di valorizzare le risorse locali e costruire risposte concrete alle sfide di oggi”, spiega Bruno Giordano, presidente di Fondazione Cariverona. “Attraverso questo bando vogliamo dimostrare che le comunità possono essere protagoniste del cambiamento. Lavorando insieme è possibile costruire una società capace di prendersi cura in modo nuovo delle fasce più fragili della popolazione”.

I 24 progetti affrontano le fragilità delle comunità attraverso tre grandi filoni di intervento. Il primo si concentra sui servizi di base e sulla rigenerazione degli spazi, trasformando edifici inutilizzati in poli multifunzionali che offrono soluzioni concrete a bisogni primari come l’abitazione, il supporto educativo e l’inclusione sociale. Questi interventi creano punti di riferimento per le persone vulnerabili, contrastando isolamento e povertà attraverso un approccio partecipativo e radicato nel territorio.

Il secondo filone si focalizza sulla formazione e sull’inclusione lavorativa, con percorsi innovativi che abbinano formazione tecnica a tirocini e accompagnamento al lavoro. Le iniziative mirano a valorizzare il potenziale delle persone, offrendo opportunità concrete a giovani, donne in difficoltà e altri gruppi vulnerabili. Attraverso modelli integrati, i progetti promuovono la dignità della persona e la costruzione di percorsi di vita sostenibili.

Il terzo filone esplora il welfare culturale come strumento di inclusione sociale e benessere collettivo. Attraverso l’arte, la musica e il teatro, i progetti favoriscono l’espressione personale, l’aggregazione e il superamento delle barriere economiche e culturali. L’obiettivo è migliorare il benessere psico-sociale dei partecipanti, stimolando al contempo la coesione delle comunità e la partecipazione attiva dei cittadini.

Insieme, questi tre ambiti d’azione disegnano nuovi modelli di welfare in grado di affrontare le povertà contemporanee valorizzando il contributo di ogni persona e risorsa locale. “Questi progetti finanziati dalla fondazione ci dimostrano quanto sia importante riscoprire il potenziale nascosto nei nostri territori”, spiega Giordano. “Non si tratta solo di fornire risposte ai bisogni immediati, ma di costruire un sistema capace di rigenerarsi e svilupparsi nel tempo, grazie a un coinvolgimento dal basso. In questo modo potremo creare le condizioni per un cambiamento sostenibile e duraturo, in grado di guardare al futuro. Come Fondazione, crediamo fermamente che solo valorizzando il capitale umano e sociale delle nostre comunità sia possibile affrontare con successo le fragilità che abitano il nostro tempo”.

Bando Welfare generativo: i progetti sostenuti in Provincia di Vicenza

Atarvel: percorsi di inserimento lavorativo per sinti e gagè

Ente: Cooperativa Sociale La Vigna

Partner strategici: A.I.Z.O. Rom e Sinti Odv, Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, Cooperativa Sociale Il Cengio, Parrocchia S. Maria e SS. Filippo e Giacomo di Sandrigo, Parrocchia Santa Maria Assunta di Breganze

Contributo: 144.000 €

Atarvel nasce come evoluzione del progetto Oltre il campo per promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle comunità sinti e di altri gruppi in situazioni di vulnerabilità economica e sociale nei comuni di Sandrigo e Breganze. Il progetto si concentra sulla creazione di percorsi di formazione professionale e tirocini mirati, con attività che spaziano dalla sartoria al florovivaismo, fino alla manutenzione del verde. Particolare attenzione è rivolta alle donne e ai giovani, ai quali vengono offerte opportunità concrete di apprendimento e inserimento lavorativo. Il progetto prevede anche l’apertura di un negozio di seconda mano e la creazione di una piattaforma di e-commerce per i prodotti realizzati, oltre a collaborazioni con le aziende locali per favorire il reinserimento professionale. Con un approccio personalizzato e integrato, Atarvel mira a superare ostacoli legati alla stigmatizzazione e a costruire un futuro più inclusivo per tutti i partecipanti.

Social Food

Ente: Comune di Vicenza

Contributo: 142.000 €

Social Food si propone di unire inclusione sociale e formazione professionale nel settore della ristorazione, rispondendo alla carenza di forza lavoro e offrendo nuove opportunità a persone in condizioni di povertà, con particolare attenzione alle donne migranti. Attraverso percorsi formativi qualificanti e laboratori sociali, il progetto intende fornire strumenti di empowerment per l’inserimento lavorativo, favorendo anche lo scambio culturale con la comunità locale. Gli eventi organizzati saranno occasioni di condivisione durante i quali i beneficiari potranno restituire quanto appreso, contribuendo a creare senso di appartenenza e coesione sociale. Grazie alla collaborazione con imprese e soggetti del terzo settore, Social Food promuove un modello di welfare generativo che coniuga inclusione, sostenibilità e sviluppo economico. Il progetto ambisce così a innescare buone pratiche replicabili.

Friendly Welfare

Ente: Associazione Rindola Impresa Sociale

Partner strategici: Unione Montana Alto Astico

Contributo: 140.000 €

Friendly Welfare affronta con determinazione la sfida di sostenere le famiglie che si prendono cura di persone con disturbi neuro-cognitivi, creando un sistema di supporto integrato e inclusivo nell’Alto Astico. Il progetto mira a potenziare la presa in carico multidisciplinare e coordinata, offrendo servizi specifici per migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro caregiver. Attraverso azioni di empowerment e capacity building, si punta a rafforzare le competenze delle famiglie e dei professionisti coinvolti, promuovendo al contempo una comunità più sensibile e accogliente. Con una durata triennale, il progetto si basa su un approccio sistemico e partecipativo, ispirandosi alle linee guida del Piano Nazionale di Prevenzione. Friendly Welfare ambisce a diventare così un modello replicabile per il welfare di prossimità, combinando innovazione, inclusione e sostenibilità.

Energia donna

Ente: Associazione Women For Freedom ETS

Contributo: 142.000 €

Il progetto si concentra sul reinserimento socio-professionale di donne in condizioni di grave disagio economico e sociale, con l’obiettivo di favorire un processo di capacitazione individuale e di lungo periodo. Attraverso percorsi di coaching, formazione alle competenze di base e orientamento lavorativo, Energia donna vuole costruire un modello replicabile che combini inclusione sociale e crescita personale. Questa iniziativa aspira a creare un impatto duraturo anche a livello economico, sviluppando un nuovo paradigma di “purpose-driven economy” che unisce gli obiettivi del settore pubblico, del privato e del non-profit. Le partecipanti non solo acquisiranno strumenti concreti per entrare nel mondo del lavoro, ma contribuiranno anche all’innovazione sociale del territorio. Il progetto si propone, inoltre, di sensibilizzare le comunità locali, coinvolgendo stakeholder e imprese in un dialogo costruttivo, che promuova una società più equa e inclusiva.

RESPIRO: Reti di Empowerment e Salute per la Promozione dell’Inclusione e Responsabilità Operativa

Ente: Associazione Caracol Olol Jackson

Partner strategici: ALDA Italia Aps, Cooperativa Sociale Equality

Contributo: 85.000 €

RESPIRO mira a potenziare i servizi di prossimità offerti dall’Associazione Caracol Olol Jackson, migliorando l’accessibilità e la qualità dell’assistenza medico-sociosanitaria per le persone più vulnerabili. L’iniziativa prevede la riqualificazione degli spazi dedicati ai servizi di base, con un’attenzione particolare alle esigenze sanitarie, e la creazione di una rete collaborativa con realtà locali per garantire continuità ed efficacia. Il progetto promuove inoltre campagne di sensibilizzazione e attività educative per informare la comunità sull’importanza dell’accesso alle cure e sull’igiene personale. Con un approccio integrato e personalizzato, RESPIRO si rivolge a oltre 800 beneficiari, tra cui NEET e persone in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale, coinvolgendo attivamente la comunità in un percorso di empowerment e inclusione.

Well-Fair: reti di comunità

Ente richiedente: Comune di Mussolente

Partner strategici: Comune di Cassola, Cooperativa Sociale Luoghi Comuni Onlus

Contributo: 142.000 €

Well-Fair risponde all’aggravarsi delle situazioni di povertà e disagio socioeconomico attraverso la costruzione di un sistema integrato di welfare di comunità nei comuni di Mussolente e Cassola. Il progetto mira a rafforzare le reti esistenti e a creare nuove sinergie tra cittadini, associazioni e istituzioni, puntando sulla partecipazione attiva e sulla corresponsabilità. Tra le azioni principali, spiccano il Reddito di reciprocità, che prevede piccoli contributi in cambio di servizi resi alla comunità, e l’introduzione delle Guide relazionali, figure specializzate nell’accompagnamento di persone fragili. Well-Fair intende anche consolidare la sostenibilità delle reti territoriali esistenti, rendendole permanenti attraverso politiche sociali integrate. Grazie a un approccio innovativo e partecipativo, il progetto ambisce a diventare un modello di welfare generativo, capace di affrontare le sfide sociali del territorio con soluzioni concrete e durature.

IN 3 C: Cura, Crescita, Comunità

Ente: Associazione Diakonia Onlus

Partner strategici: Associazione Come un incantesimo, Cooperativa Sociale La Piccionaia, Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù in Ponte di Mossano, Tecnoveneta Srl, Mouldtek Srl, Magnabosco Guido Srl, METAL 3 Srl, Laserweld Industry Group Srl 

Contributo: 142.000 €

IN 3 C si concentra sullo sviluppo di una comunità più solidale e inclusiva attraverso interventi mirati alla cura delle persone fragili, alla crescita personale e al rafforzamento delle relazioni. Il progetto propone attività di supporto educativo, laboratori creativi e percorsi formativi volti a migliorare le competenze dei partecipanti e a promuovere il loro inserimento sociale. Particolare attenzione è rivolta alle famiglie con minori, che potranno accedere a servizi specifici per il sostegno alla genitorialità. IN 3 C punta a creare un sistema di welfare basato sulla corresponsabilità e sulla partecipazione attiva, valorizzando le risorse locali e le competenze della comunità. Grazie a un approccio innovativo e integrato, il progetto mira a diventare un punto di riferimento per il benessere collettivo.

WI-FAI – Welfare Inclusivo: Fragilità Accudite Insieme

Ente: Cooperativa Sociale Studio Progetto

Partner strategici: SELD Srl

Contributo: 68.000 €

WI-FAI mira a creare un sistema di welfare inclusivo in grado di rispondere alle esigenze delle persone fragili, migliorandone l’accesso ai servizi essenziali e promuovendo il loro benessere complessivo. Attraverso la piattaforma digitale Ambrogio, una sorta di “maggiordomo territoriale”, i cittadini potranno accedere e prenotare una serie di servizi di welfare. Il progetto si concentra sul potenziamento delle reti locali, coinvolgendo operatori sociali, famiglie e volontari in un percorso di supporto condiviso. Tra le azioni principali vi sono l’implementazione di servizi di prossimità, l’organizzazione di incontri di sensibilizzazione e la creazione di momenti di formazione per i caregiver. WI-FAI si propone di rafforzare così il senso di comunità e di prevenire situazioni di isolamento sociale. Con un approccio basato sulla collaborazione e l’innovazione, il progetto rappresenta un modello replicabile di welfare generativo.

La bellezza che cura: viaggiando insieme tra arte e inclusione

Ente: Cooperativa Sociale Adelante Onlus

Partner strategici: Comune di Bassano del Grappa

Contributo: 142.000 €

La bellezza che cura esplora il potere terapeutico dell’arte e della cultura per promuovere l’inclusione sociale di persone in condizioni di vulnerabilità. Il progetto propone esperienze culturali ed educative che spaziano dalle visite guidate nei luoghi d’arte a laboratori creativi progettati per stimolare la partecipazione attiva dei beneficiari. Attraverso un approccio inclusivo, l’iniziativa punta a rendere accessibili i tesori artistici del territorio, valorizzando la dimensione terapeutica della bellezza. Coinvolgendo famiglie, giovani e anziani, il progetto crea inoltre occasioni di incontro e crescita personale, sensibilizzando al tempo stesso la comunità sull’importanza dell’arte per il benessere collettivo. La rete di collaborazioni con enti culturali e artisti locali rafforza l’impatto del progetto.