Polizia di Stato di Vicenza: trovato in possesso di telefono rubato e coltello a serramanico, denunciato un giovane italiano

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Polizia di Stato di Vicenza controlla uno straniero
Polizia di Stato di Vicenza (immagine di repertorio)

La Polizia di Stato ha denunciato un giovane, B.A.F., cittadino italiano nato nel 2003, per ricettazione e porto di oggetti atti ad offendere.

L’accaduto

L’episodio si è verificato ieri intorno alle 12:20 a Vicenza, in Viale Verona, dove un uomo ha contattato le Forze dell’Ordine riferendo di essere stato avvicinato da un giovane che, con un pretesto, aveva chiesto di utilizzare il suo telefono per una chiamata ai familiari. Dopo aver ottenuto il dispositivo, il giovane si è allontanato rapidamente, facendo perdere le proprie tracce.

Gli Agenti della Volante della Questura, intervenuti sul posto, hanno acquisito una descrizione dettagliata del sospettato e del telefono rubato, diramando immediatamente le ricerche.

L’individuazione e il controllo

Dopo circa mezz’ora, un uomo corrispondente alla descrizione fornita – già noto alle Forze dell’Ordine per numerosi precedenti – è stato individuato in Viale Trento. Durante il controllo, gli Agenti hanno trovato nella tasca della sua giacca un telefono cellulare che corrispondeva perfettamente alla descrizione del dispositivo rubato.

Inoltre, nel corso della perquisizione personale, gli Agenti hanno rinvenuto un coltello a serramanico di 12 centimetri, anch’esso portato illegalmente.

Provvedimenti

Accompagnato in Questura per l’identificazione, il giovane è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria con le accuse di ricettazione e porto di oggetti atti ad offendere. Il coltello è stato sequestrato, mentre il telefono cellulare è stato restituito al legittimo proprietario.

Questo episodio sottolinea l’efficacia del pronto intervento della Polizia di Stato, che ha permesso di rintracciare rapidamente il responsabile e di restituire il bene sottratto al suo legittimo proprietario.

* “Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente della Polizia di Stato di Vicenza e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”