Passa a controllare una casa di sua proprietà in viale dal Verme a Vicenza, momentaneamente sfitta, e trova la porta sbarrata: era stata occupata abusivamente da cittadino nigeriano del 1960, poi denunciato dalla Polizia di Stato. Come detto l’abitazione, unifamiliare, doveva essere vuota e il proprietario, non riuscendo ad accedervi, dopo alcuni tentativi vani ha chiesto l’intervento della polizia.
Una volta giunti sul posto, gli agenti hanno scoperto l’occupante in una stanza del piano terra. Aveva creato un giaciglio di fortuna, utilizzando coperte, vestiti e materiali vari, e si era organizzato anche con pentole e legname, per accendere un fuoco e riscaldare il cibo. Durante l’interrogatorio, il nigeriano non ha fornito spiegazioni credibili riguardo alla sua presenza nell’immobile, facendo presupporre che vi risiedesse abusivamente da diverse settimane.
Inoltre, nel corso della perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto tre computer portatili di diverse marche, uno smartphone e un tablet, il cui valore complessivo è stimato intorno ai 5000 euro. Gli oggetti sono stati sequestrati per consentire approfondimenti investigativi mirati a verificarne la provenienza, che potrebbe essere di natura furtiva.
Alla luce di quanto emerso, l’uomo è stato denunciato per occupazione illecita di edifici, è stato accompagnato in Questura di Vicenza e successivamente allontanato dall’abitazione.
Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe
