Ucraina, gratitudine a Italia e appello a Trump: la visita di Zelensky a Roma

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(Adnkronos) – ''Gratitudine'' per il sostegno dell'Italia all'Ucraina, ''mai indecisa'' nello schierarsi a fianco di Kiev. E un appello agli Stati Uniti di Donald Trump, perché facciano ''pressione sulla Russia'' per mettere fine alla ''grande guerra'' lanciata dal presidente russo Vladimir Putin il 24 febbraio del 2022. Questo il messaggio che il presidente ucraino Volodymyr Zeklensky ha portato con sé nella sua visita in Italia, dove è arrivato ieri sera dopo aver partecipato alla 25esima riunione del Gruppo di contatto per l'Ucraina nel "formato Ramstein", dal nome della base americana in Germania dove si svolge. La ''gratitudine'' è il sentimento che Zelensky ha voluto condividere nel suo primo incontro istituzionale a Roma, quello di ieri sera a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni, ribadito questa mattina nel colloquio al Quirinale con il capo dello Stato Sergio Mattarella. Reduce da un incontro a Mar a Lago con Trump, l'incontro con Meloni sarebbe stato per Zelensky anche l'occasione per chiederle di fare da ponte con la nuova Amministrazione Usa. ''Ottimo incontro'' quello con Meloni, ''con la quale c'è un rapporto particolare'', ha detto Zelensky.  ''Molto positivo'' quello con Mattarella che ''aspettiamo a Kiev'', ha aggiunto. ''Gratitudine'' anche verso ''il popolo italiano, senza il quale il governo di Roma non avrebbe potuto fornire il suo sostegno incrollabile''. Un riconoscimento anche per i ''giornalisti italiani, che raccontano quello che sta davvero accadendo in Ucraina contro la disinformazione russa''. A Roma avrebbe potuto tenersi anche un terzo incontro, quello con il presidente americano Joe Biden, costretto all'ultimo minuto ad annullare la visita programmata in Italia per i devastanti incendi che stanno colpendo la contea di Los Angeles. Ma dopo aver discusso ieri con il capo del Pentagono Lloyd Austin del rafforzamento degli aiuti americani alla difesa aerea ucraina, è al successore di Biden, Donald Trump, che Zelensky si rivolge da Roma. ''L'America faccia pressione sulla Russia perché metta fine alla guerra'', ma anche perché vengano ''fornite garanzie di sicurezza all'Ucraina e all'Europa'', ha chiesto Zelensky. Parole che seguono quelle di Trump, secondo in cui ''sono in corso i preparativi per un incontro con Putin''. Il leader del Cremlino, ha detto il futuro inquilino della Casa Bianca, ''vuole che ci vediamo''. E poi ha aggiunto: ''Dobbiamo mettere fine a questa guerra''.  ''Nessuno lo vuole più di noi ucraini'', ha risposto Zelensky, ''vogliamo che la guerra finisca ques'anno''. Ma ''Putin va fermato, da solo non lo farà. Perché vuole avere la totale influenza sul continente europeo''. E ''non possiamo semplicemente riconoscere l'occupazione dei territori, altrimenti andrà oltre'', ha detto. ''Non posso permettermi di essere stanco, non ne ho diritto di fronte al mio popolo'', ha proseguito Zelensky esprimendo la sua massima apertura verso ''gli specialisti italiani'', gli imprenditori che vorranno impegnarsi nella ricostruzione dell'Ucraina una volta che verrà raggiunta ''una pace con garanzie di sicurezza'' per gli ucraini certo, ma anche per gli europei. ''Perché se Putin non pagherà il prezzo, non si fermerà'' e ''Dio non voglia, ma anche voi in Italia potreste esserne colpiti''. Il leader ucraino ha poi ricordato che a luglio di terrà a Roma la conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina sottolineando quanto sia stata importante ''la decisione adottata da Meloni di congelare i beni degli oligarchi russi per ricostruzione l'Ucraina''. Si è trattato di ''un passo molto importante, stiamo ricevendo molti soldi''. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)