Campi nomadi di Vicenza, Colombara e Guarda (Quartieri al centro): “noi ne vogliamo la chiusura, Rucco è smemorato?”

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“Sul tema dei nomadi Francesco Rucco è forse smemorato. Dimentica che è solo grazie all’amministrazione Achille Variati che oggi ogni nucleo familiare che vive nei campi ha consumi misurati in modo preciso e di conseguenza bollette individuali da pagare. Quando governava il centrodestra le utenze dei campi nomadi le pagava la collettività e il caos regnava sovrano. È solo con l’ultima giunta Variati che sono stati calcolati i consumi individuali che ogni residente è stato chiamato a pagare”. Raffaele Colombara e Daniele Guarda, candidati della lista Quartieri al Centro, intervengono sul tema nomadi nella nota che pubblichiamo e replicano alle dichiarazioni del candidato Sindaco Francesco Rucco.
“Al netto del fatto, non irrilevante, che fu il Ministro degli Interni Roberto Maroni, esponente della Lega Nord, a destinare fondi pubblici per la messa a norma dei campi nomadi, è un dato di fatto che l’unico ad aver indicato un percorso sostenibile e una data realistica per la chiusura dei campi nomadi è stato il candidato sindaco Otello Dalla Rosa. Tant’è che Rucco ha dovuto condividerne la posizione, anche se il suo alleato Cicero continua a vagheggiare ipotesi fantasiose come il trasferimento al confine con gli altri comuni dei campi esistenti.”
“La storia delle contraddizioni sul tema dei campi nomadi, del resto, parte da lontano e prosegue fino ai giorni nostri. Quando Francesco Rucco era in maggioranza come capogruppo di Alleanza Nazionale – ricordano Colombara e Guarda – l’Amministrazione di centrodestra non solo non è stata in grado di trovare soluzioni alle criticità connesse alla presenza dei nomadi, ma all’interno della maggioranza c’erano continue divergenze sul da farsi. Rucco lanciava ultimatum alla sua stessa parte politica, con uno scontro che aveva raggiunto l’apice in occasione della concessione della residenza agli Halilovic di via Nicolosi. Era il 15 maggio 2005 e Rucco tuonava così: «Ho saputo che è stata riconosciuta la residenza in loco ai nomadi stanziati in via Nicolosi – racconta Rucco – questa è una cosa inammissibile!».”
“Sul tema dei campi – proseguono i due candidati della lista Quartieri al Centro – Rucco ha cambiato più e più volte posizione. Nel 2004 proponeva un campo unico, dichiarando (Giornale di Vicenza del 17 agosto 2004) che era “necessario accelerare i tempi” per la creazione di un nuovo “campo unificato”. All’epoca anche la Lega Nord, con l’Assessore Piazza, era favorevole a questa soluzione. Negli anni sembra aver cambiato idea. Nel suo programma parla di riduzione progressiva dell’occupazione di spazi nei campi nomadi e divieto di bivacco sul territorio comunale, ma la posizione di Cicero è ancora diversa e sul sito di Rucco propone la chiusura immediata.”
“Qual è la posizione di Rucco? Un campo unico come chiedeva nel 2004: dove? con che soldi? per quante persone? La riduzione della presenza nei campi? O la loro chiusura immediata, come propone Cicero? In questo caso, come intende fare? Pensa di spedirli sulla luna da un giorno all’altro? O di spostarli fuori dal territorio comunale? Le idee sembrano piuttosto confuse. La gestione dell’Amministrazione Enrico Hüllweck di questo tema fu disastrosa, del resto era lo stesso Rucco a ammetterlo nelle sue denunce: illegalità, campi non a norma e pericolosi, consumi nei campi che non venivano nemmeno calcolati a carico dei cittadini, minori che non andavano a scuola, regolamento inefficace. L’Amministrazione Variati ha intrapreso la strada giusta: ha messo a norma i campi, ha varato progetti per l’inserimento scolastico, ha istituito i contatori e l’obbligo di pagamento dei consumi, rendendo efficace un regolamento comunale che prevede l’affitto delle piazzole.”