Andrea Zanoni lascia il Pd Veneto e si unisce a Europa Verde: “Scelta sofferta ma coerente”

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Andrea Zanoni dal Pd a Europa Verde
Il consigliere regionale Andrea Zanoni, passato dal Pd a Europa Verde

In un annuncio che ha scosso il panorama politico veneto, il trevigiano Andrea Zanoni, consigliere regionale, ha ufficialmente lasciato il Partito Democratico per entrare a far parte del gruppo di Europa Verde. Durante una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Ferro Fini, Zanoni ha spiegato che si tratta di una “scelta sofferta ma coerente” con i suoi principi e ideali.

Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Veneto
Andrea Zanoni

Zanoni ha sottolineato l’importanza della credibilità, soprattutto in un momento in cui l’astensionismo a livello politico e i cambiamenti climatici in tema ambientale rappresentano sfide significative. “Lasciare il Pd – ha dichiarato – è stata una decisione difficile. Ho amici e colleghi con cui ho condiviso battaglie importanti. Tuttavia, per essere autentico nel mio operato, dovevo compiere questo passo”.

Ha raccontato il suo passaggio a Europa Verde come un naturale proseguimento della sua carriera, data la sua costante attenzione alle questioni ambientali. Zanoni ha sempre rivendicato il suo impegno per la tutela dell’ambiente, la lotta contro il consumo di suolo, l’inquinamento e la difesa della biodiversità. “Europa Verde ha tra le sue priorità le tematiche che sento fortemente mie,” ha aggiunto, evidenziando come la nuova formazione politica rispecchi i suoi valori.

Nella conferenza, Zanoni ha anche criticato alcune scelte recenti del Partito Democratico, in particolare l’appoggio a misure come il ‘Salva-Milano’. Questo condono edilizio, secondo il consigliere, rappresenta una grave speculazione che premia comportamenti illegali. Inoltre, ha espresso il suo disappunto riguardo a decisioni locali che hanno favorito la cementificazione in città come Padova, Verona e Treviso.

“È fondamentale continuare a combattere i cambiamenti climatici, che se trascurati possono portare a danni devastanti, come abbiamo visto in Emilia-Romagna e come stiamo vedendo in California,” ha proseguito Zanoni, sottolineando il bisogno urgente di politiche efficaci per la rigenerazione urbana e la promozione dell’agricoltura biologica.

La soddisfazione di Europa Verde

Renzo Masolo su Andrea Zanoni in Europa Verde
Il consigliere di Europa Verde Renzo Masolo

La soddisfazione per l’arrivo di Zanoni in Europa Verde è stata espressa dal capogruppo del movimento, Renzo Masolo. “Il suo ingresso ci permetterà di raddoppiare il nostro impegno politico in vista delle prossime elezioni regionali,” ha affermato Masolo, evidenziando le sfide che il Veneto deve affrontare, come l’inquinamento e la cementificazione.

Angelo Bonelli, deputato e portavoce di Europa Verde, ha lodato la sensibilità politica di Zanoni e ha sottolineato l’importanza della transizione ecologica. “Dobbiamo dimostrare che la transizione ecologica non è nemica dei settori industriali e sociali. Può creare nuovi posti di lavoro, ma deve essere realizzata senza lasciare indietro nessuno”.

In un contesto nazionale, i co-portavoce di Europa Verde, Bonelli e Fiorella Zabatta, assieme alla capogruppo alla Camera di Alleanza Verdi Sinistra Luana Zanella, hanno lanciato una sfida chiara per mandare all’opposizione una destra che considerano “pericolosa e ipocrita”. Hanno criticato le scelte politiche del governo, come l’investimento di 14 miliardi di euro per il ponte sullo Stretto di Messina a scapito di infrastrutture necessarie, come il trasporto pubblico.

La reazione del Pd

vanessa Camani su passaggio Andrea Zanoni da pd a EV
Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio Regionale

La reazione del Partito Democratico al passaggio di Zanoni non si è fatta attendere. I consiglieri regionali, attraverso la capogruppo Vanessa Camani, hanno definito il comportamento di Zanoni come “poco corretto”, accusandolo di mancare di rispetto alla comunità politica del PD. Hanno evidenziato come la scelta di Zanoni avvenga a pochi mesi dalle elezioni regionali, suggerendo che si tratti di un cambiamento motivato da interessi personali piuttosto che da una reale coerenza ideologica.

“È sconcertante vedere come Zanoni nega le battaglie condotte in Consiglio regionale, specialmente riguardo a temi cruciali come l’inquinamento da Pfas e il consumo di suolo,” hanno commentato i consiglieri, che hanno anche criticato la modalità con cui Zanoni ha comunicato la sua decisione, ritenendola poco trasparente e un attacco ingiustificabile alla comunità politica che lo ha sostenuto.

Nonostante le critiche, Zanoni rimane fermo nella sua scelta, convinto di aver trovato una nuova “casa” politica in Europa Verde, dove potrà continuare a battersi per le questioni che più gli stanno a cuore, come la lotta ai cambiamenti climatici, la difesa dell’ambiente e la giustizia sociale.

In conclusione, il passaggio di Andrea Zanoni a Europa Verde rappresenta un cambiamento significativo nel panorama politico veneto. Le sue dichiarazioni evidenziano una chiara volontà di affrontare le sfide ambientali e sociali con maggiore determinazione, mentre il suo ex partito, il PD, si trova a dover riconsiderare la propria direzione e le proprie scelte strategiche in vista delle prossime elezioni. La sfida per il futuro sarà quindi quella di mantenere un dialogo aperto e costruttivo su temi cruciali come la sostenibilità e la giustizia sociale, senza dimenticare l’importanza della coerenza e della credibilità in politica.