Le elezioni regionali del Veneto si avvicinano e le forze politiche sono in fermento: aul tema interviene Fabio Bui, già Presidente della Provincia di Padova e figura di spicco dei Popolari per il Veneto, che invita a riflettere sul modello di sviluppo da costruire per affrontare le sfide che attendono il territorio.
Partendo dal ruolo che avrà o meno l’attuale governatore, Luca Zaia, per Bui il rischio è di distogliere l’attenzione dalla domanda cruciale: quale Veneto vogliamo per il futuro?
Fabio Bui sottolinea come la politica regionale sembri sempre più distante dai bisogni reali dei cittadini, priva di progetti concreti e incapace di recuperare quella tradizione veneta fatta di partecipazione e confronto.
Un altro nodo centrale, per Bui, è quello dell’autonomia. “Spesso ridotta a slogan – dichiara -, l’autonomia rischia di diventare un miraggio se non supportata da una visione unitaria e da un progetto politico concreto. Non deve essere un fine in sé, ma uno strumento per garantire al Veneto crescita e sostenibilità, superando le divisioni interne alla coalizione di governo e resistendo alle pressioni esterne”.
Secondo Bui, il Veneto deve riscoprire il valore della partecipazione attiva della società civile. I giovani, le associazioni e le categorie economiche devono tornare al centro del dibattito politico. “È fondamentale – dichiara l’esponente di Popolari per il Veneto – che la politica dia il buon esempio, ispirando le nuove generazioni con comportamenti e proposte che li coinvolgano invece di respingerli. I giovani non sono né migliori né peggiori di quelli di un tempo; è necessario offrire loro esempi coerenti e positivi”.
Infine, “il Veneto deve riaffermare il proprio ruolo in un contesto europeo in evoluzione. Politiche comuni, investimenti strategici nelle infrastrutture e un approccio lungimirante sono indispensabili per mantenere la competitività dell’economia regionale e per affrontare le sfide globali. Guardare a Nord e oltre, senza nostalgia per il passato, ma con pragmatismo e visione, è l’unico modo per costruire un Veneto forte e protagonista”.
Fabio Bui chiude con un appello chiaro: il Veneto deve guidare il cambiamento, non subirlo. La politica deve abbandonare il populismo e lavorare per una regione capace di crescere, innovare e guardare al futuro con fiducia e determinazione.