Buone notizie dall’Ospedale di Vicenza: anno record per la Banca del latte materno e bollino azzurro per il trattamento del tumore alla prostata

189
Ospedale San Bortolo di Vicenza, due buone notizie

Due buone notizie per l’Ospedale San Bortolo di Vicenza. La prima riguarda la Banca del Latte materno donato (BLUD), che ha registrato numeri da record per il numero di donatrici e quantità di litri raccolti. La seconda la conferma da parte della Fondazione ONDA del bollino azzurro per la qualità dei percorsi di presa in carico dei pazienti con diagnosi di tumore alla prostata.

Banca del latte, numeri importanti

ospedale san bortolo, banca del latte materno donato
La Banca del Latte materno donato

Massimo storico sia per numero di donatrici sia per quantità di latte raccolto e somministrato ai piccoli pazienti della Terapia Intensiva Neonatale (TIN): quello appena concluso è stato un anno da record per la Banca del Latte Materno Donato (BLUD) dell’ospedale di Vicenza.

Le donatrici sono salite da 40 nel 2023 a 50 nel 2024, e i litri di latte somministrati ai bambini ricoverati in TIN sono stati 157 (erano stati 98 nel 2023). Un dato importante, perché per i bambini nati pretermine il latte materno rappresenta un vero e proprio “farmaco naturale”, in grado non solo di favorire la crescita dei neonati, ma anche di prevenire alcune patologie tipiche. Altri 28 litri sono stati utilizzati per bambini nati a termine ma che necessitavano di un supporto per l’alimentazione per diverse ragioni, e ancora 15 litri sono stati forniti agli ospedali dell’Ulss 7 Pedemontana, nell’ottica di una collaborazione su base provinciale tra le diverse Pediatrie.

La dott.ssa Stefania Vedovato, responsabile della Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale di Vicenza, ha evidenziato il rilievo di questi numeri, ringraziando il personale di banca del latte, TIN e Croce Bianca per l’attività di promozione e supporto: «Voglio sottolineare – ha aggiunto – che questo non inficia quanto ogni mamma fa per il proprio bambino: le mamme fanno tutto il possibile ma dove il latte non è sufficiente il latte della BLUD diventa una risorsa preziosa». La dottoressa Vedovato ha rivolto un ringraziamento particolare alle donatrici che hanno dato prova di: «grande generosità ma anche impegno, perché la donazione non significa solo estrarre il latte, ma anche seguire scrupolosamente il protocollo per conservarlo in freezer, così da garantirne la sicurezza, e sottoporsi di buon grado ai controlli che necessariamente dobbiamo fare per assicurarci che siano rispettare le corrette modalità di conservazione e trasporto».

Tra gli obiettivi raggiunti dalla BLUD del San Bortolo nel 2024 oltre ai numeri c’è anche la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001, che attesta il rispetto di una serie di importanti requisiti lungo tutto il percorso, garanzia di qualità e sicurezza per i bambini alimentati con il latte materno donato e per i loro genitori. La certificazione conferma che i processi di raccolta, trasporto, conservazione, preparazione e distribuzione sono tracciati, controllati, ripetibili e sottoposti a verifica da parte di un soggetto esterno. Un traguardo e un riconoscimento non da poco, anche nella prospettiva di creare in futuro una rete regionale delle BLUD in grado di collaborare insieme lavorando in modo uniforme.

Bollino azzurro: il San Bortolo si conferma ospedale di riferimento per i pazienti con tumore alla prostata

La Fondazione ONDA – l’osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere – ha assegnato all’ospedale di Vicenza il Bollino Azzurro. Il riconoscimento, giunto alla seconda edizione, individua infatti le strutture sanitarie virtuose per l’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico, in particolare riguardo il tumore della prostata, che rappresenta in Italia il tumore più diffuso nella popolazione maschile.

Ospedale san bortolo di Vicenza, bollino azzurro, il dott Abatangelo
Il dott. Giuseppe Abatangelo mostra il bollino azzurro 

Sono oltre 250 i pazienti con tumore alla prostata presi in carico ogni anno dall’ospedale vicentino, seguiti con un percorso terapeutico sempre personalizzato, come ha spiegato il dott. Giuseppe Abatangelo, Direttore facente funzione dell’U.O.C. di Urologia dell’ospedale di Vicenza, che segue sia gli aspetti legati alla cura sia la prevenzione sia la gestione dei problemi successivi all’intervento. A questo riguardo il dott. Abatangelo ha messo in evidenza l’apporto della chirurgia robotica, che consente la massima precisione di intervento, riducendo al minimo le problematiche post operatorie: «Voglio sottolineare – ha ribadito – la presenza di un’équipe multidisciplinare della quale oltre all’urologo fanno parte anche l’oncologo, il radioterapista, il radiologo, il fisioterapista e il medico nucleare. Insieme gestiamo i percorsi di prevenzione, diagnosi, cura e follow up. In questa prospettiva, il Bollino Azzurro rappresenta un riconoscimento importante proprio perché valuta questa capacità di risposta complessiva alle necessità assistenziali dei pazienti».

Il Bollino Azzurro viene assegnato da ONDA in base ai risultati di un questionario di mappatura articolato su 34 domande, considerando la presenza nell’ospedale di servizi di promozione della prevenzione della salute sessuale e riproduttiva maschile, di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari per le problematiche uro-andrologiche, di servizi clinico-assistenziali dedicati al tumore della prostata e alle complicanze funzionali post-chirurgiche e ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e assistenza dei pazienti. La dottoressa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’Ulss 8 Berica, ha commentato con soddisfazione il riconoscimento, significativo proprio perché risultato di un’analisi indipendente: «Rappresenta un ulteriore riconoscimento della qualità del nostro sistema sanitario, che ancora una volta si dimostra in grado di garantire un’assistenza di alto livello, in linea con i più rigorosi standard nazionali e internazionali».