I lavoratori e le lavoratrici di Salvagnini Italia, azienda di Sarego che progetta e produce macchine utensili, dopo più di due mesi di scioperi e due cortei che hanno bloccato le vie del paese, hanno conquistato un accordo importante che aumenta il salario con 1300 euro fissi all’anno e la certezza che gli aumenti dei minimi retributivi non assorbiranno gli aumenti individuali per il prossimo triennio.
Lo rendono noto i sindacati: “Grazie alla caparbietà dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno sostenuto l’ottimo lavoro delle rappresentanze sindacali interne, abbiamo raggiunto un ottimo risultato che dà risposte concrete rispetto al continuo crescere dell’inflazione che erode il salario” commenta Giovanni Ballan della Fim Cisl.
“Quando i lavoratori si organizzano sono una potenza e la lotta paga sempre. Riteniamo fondamentale che si aumentino le retribuzioni dei lavoratori non solo con premi di risultato variabili, che non sempre sono erogati nella misura in cui l’impresa genera ricchezza, ma con salario fisso e che a questo sia legato anche la riduzione dell’orario di lavoro che in Salvagnini sarà riconfermata”, commenta Laura Scalzo della Fiom Cgil.
Tra qualche settimana si riapre il tavolo di confronto con la Direzione Aziendale per il premio di risultato e ulteriori strumenti di conciliazione lavoro-vita privata.