San Bassiano, Al Museo civico di Bassano del Grappa la mostra delle donazioni 

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Come da tradizione, in occasione della festività di San Bassiano, opere d’arte, oggetti, libri e documenti sono giunti ad arricchire il patrimonio dei Musei Civici di Bassano del Grappa e saranno esposte al piano nobile del Museo Civico di Bassano del Grappa fino al 9 marzo 2025.

Molte e significative le donazioni giunte quest’anno: sono tre i dipinti presenti in mostra e tutti di notevole importanza storico-artistica. Il primo, di Leandro Bassano e bottega paterna, a completamento della collezione dalpontiana bassanese, immortala un “Ricco Epulone” e una contadina al pozzo, circondati da animali, che danno vita ad un documento pittorico sorprendente per ricchezza narrativa e qualità di invenzione. Il secondo dipinto, una veduta di “San Zenone degli Ezzelini. Al Grappa dalla riva dei Poli. Mattino 2 ottobre 1925” è opera di Teodoro Wolf Ferrari, protagonista della scena artistica di inizio Novecento che ci restituisce un intenso scorcio del Grappa sotto un cielo percorso da grandi nubi cariche di pioggia. Infine, non per importanza, giunge in collezione una splendida “Madonna del latte” di Liberale da Verona, dipinto su tavola risalente al 1510 c. che ritrae il dolcissimo e noto soggetto religioso con un fare pittorico che unisce echi del gotico fiorito a forme e lumeggiature pienamente rinascimentali. 

Quattordici incisioni, della seconda metà XVIII secolo, rappresentanti le tappe della Via Crucis di produzione remondiniana arricchiranno invece, al termine della mostra, le collezioni del Museo della Stampa Remondini di Palazzo Sturm.

Per le collezioni ceramiche, spiccano, lungo il percorso espositivo, due manufatti Antonibon in maiolica dipinta e decorata, due manufatti ottocenteschi in terraglia invetriata (una specchiera con putti e fiori e un centrotavola raffigurante un’allegoria della musica) e tre pezzi unici: due vasi e un cofanetto realizzati appositamente da Antonio Marcon per la Farmacia Galeazzi negli anni Trenta del Novecento. 

Inoltre, si potranno ammirare anche gioielli e monili del VI-V secolo a.C., documenti e cimeli della Grande Guerra appartenenti alla famiglia Bernucci, gli annuari del Gotha del periodo 1917-37, volumi antichi a soggetto religioso e, tra i documenti più significativi, i catastici della famiglia Remondini, preziose testimonianze utili per ricostruire la storia non solo della famiglia ma anche dell’impresa Remondini. A questi si aggiungono il raffinato volume Illustrium anachoretarum elogia di Giacomo Cavaccio, recante al suo interno la prima veduta ad oggi nota della città di Bassano e del ponte di Palladio (1625), e una lettera manoscritta indirizzata a Giovanni Battista Sartori Canova, fratello dello scultore, da Giovanni Battista Roberti.

In mostra non manca la fotografia, con esposte quattro rare immagini stereoscopiche realizzate da Andrea Fasoli, il pioniere bassanese della fotografia, e alcuni dei 116 cliché fotografici in vetro grazie ai quali è possibile immergersi nelle strade, nelle piazze, tra i monumenti, ma anche la vita quotidiana di Bassano del Grappa tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta del Novecento, e che rappresentano un bacino di informazioni preziose per lo studio della fisionomia e della storia della città. 

A completamento anche due pezzi di arte contemporanea come “Forma-tecnica” opera sorprendente e sperimentale del maestro scultore, incisore e ceramista, Bruny Sartori, e “Portrait VII” dell’artista Laura Omacini, un disegno realizzato in occasione della mostra “Laura Omacini. Barricades” al Museo Civico di Bassano del Grappa (16.11.2024-12.1.2025).

La mostra in occasione delle donazioni di San Bassiano è gratuita per i residenti del Comune di Bassano del Grappa e visitabile al piano nobile del Museo Civico di Bassano fino al 9 marzo 2025.