Operaio morto nel Padovano: incidente sul lavoro, fatale caduta dal tetto a 7 metri di altezza

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Ancora una morte sul lavoro in Veneto, oggi mercoledì 29 gennaio 2025: un operaio di 59 anni è morto dopo essere caduto da un tetto, ad un altezza di circa 7 metri, a Campo San Martino, nel Padovano. Secondo quanto appreso l’uomo, esperto di impianti, stava facendo un sopralluogo alla società Zago.

Sul luogo della tragedia sono arrivati il personale medico del Suem 118. I sanitari hanno constato il decesso a causa dei traumi riportati alla testa. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Piazzola sul Brenta, che hanno svolto accertamenti, e personale Spisal di  Camposampiero.

Proprio del Servizio prevenzione igiene sicurezza ambienti di lavoro si è occupato nelle ultime ore il Consiglio della Regione Veneto, approvando una mozione, presentata da Erika Baldin del Movimento 5 Stelle, che impegna la Giunta veneta a premere sul Governo nazionale affinché vengano incrementate le assunzioni.

Dati veneti alla mano, la capogruppo del M5s ha sottolineato come serva “un piano di assunzioni straordinario, in modo da coprire tutte le piante organiche delle ULSS. La mia mozione sarà inviata a tutte e tutti i parlamentari eletti in Veneto, per far pressione nei confronti del Consiglio dei Ministri affinché riveda l’art. 31 del Decreto legge 19/2024, convertito nella Legge n.27 dello stesso anno, in cui si autorizza nuove assunzioni all’Ispettorato nazionale del Lavoro, all’Arma dei Carabinieri, all’INAIL e all’INPS, dimenticando il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale svolto dalle Regioni in materia di prevenzione”.

“Esprimo vicinanza alla famiglia dell’operaio morto a Campo San Martino, nel Padovano, per le lesioni riportate in seguito a una caduta da un tetto – è intervenuto sul caso odierno il deputato del M5S Enrico Cappelletti -. Auspichiamo sia fatta presto luce sulle cause dell’accaduto.

Si tratta dell’ennesima vittima sul lavoro che deve indurci a riflettere sull’importanza di rafforzare la prevenzione ed i controlli sui luoghi di lavoro, dobbiamo fermare questa strage quotidiana. Nei primi giorni del 2025, da Nord a Sud, troppi lavoratori hanno già perso la vita nel posto di lavoro. Per questo motivo, abbiamo chiesto alla ministra Calderone di venire a riferire in Parlamento perché è di tutta evidenza che le misure sbandierate dal Governo, in primis la cosiddetta patente a crediti, non stanno funzionando. Servono piuttosto un piano nazionale di prevenzione e maggiori controlli. Basta perdere tempo”, ha concluso Cappelletti.