Ristorante in Loggia Valmarana? Asproso: “Rucco è d’accordo con proposta di Cicero?”

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lavori loggia Valmarana

“Un locale, con servizio bar e ristorante. Potrebbe essere questo il futuro della Loggia del Giardino Salvi”. Questo l’incipit – è scritto in una Domanda di Attualità presentata da Ciro Asproso – di un articolo del GdV di oggi che riferisce sullo stato dei lavori di restauro della Loggia Valmarana, e di pulizia della Seriola.

La proposta, manco a dirlo, viene dall’assessore Cicero che per valorizzare l’immobile non trova niente di meglio che farlo diventare un ristorante. Ad essere onesti già in passato si era parlato di un punto ristoro, ma sempre all’interno dell’area delle ex serre dove ci sono i padiglioni della vecchia Fiera campionaria. Mai nessuno si era spinto ad usurpare gli ambienti della Loggia di derivazione palladiana che, detto per inciso, è inserita dal 1994 nella lista UNESCO dei Patrimoni dell’umanità.

Per i latini “otium” e “negotium” erano due condizioni contrapposte e, diversamente da noi, essi consideravano l’ozio tra le più nobili delle attività umane. Per la maggioranza dei moderni l’ozio si è invece trasformato in un vizio e senza il negozio, ossia il lavoro e gli affari, non si riesce a concepire nulla di economicamente sostenibile.

Tuttavia, mi chiedo se una città come la nostra non dovrebbe avere ben altre ambizioni, turistiche e culturali intendo, che non far vivere i suoi monumenti appaltandoli a bottegari e mescitori.

Loggia Valmarana nasce come punto di ritrovo per intellettuali ed accademici, evitiamo di convertirla nell’ennesima vineria.

Tutto ciò considerato si chiede al Sindaco, nonché assessore alla Cultura, di fornirci una sua opinione in merito alla proposta di Cicero e di comunicare anche a noi consiglieri comunali quali siano i progetti in essere per il futuro del Giardino Salvi.