![Liceo Pigafetta Vicenza studente aggredito pigafetta caso in parlamento](https://www.vipiu.it/wp-content/uploads/2025/02/Liceo-Pigafetta-Vicenza-1-696x392.webp)
Nei prossimi giorni verrà presentata un’interrogazione dalla deputata trevigiana Rachele Scarpa (Pd-Idp) a proposito dei fatti avvenuti al Liceo Pigafetta di Vicenza, dove uno studente è stato aggredito da due componenti di Azione studentesca per aver tentato di sottrarre loro dei volantini.
L’episodio era avvenuto la mattina di venerdì scorso 7 febbraio, poco prima dell’inizio delle lezioni: lo studente del Pigafetta è stato aggredito nel cortile dell’istituto da due esponenti di Azione Studentesca che stavano distribuendo volantini in occasione del Giorno del Ricordo. A scatenare la reazione violenta dei due, il tentativo dello studente di sottrarre loro alcuni volantini. Il ragazzo, colpito con pugni alla testa e allo stomaco, ha riportato lesioni con una prognosi di cinque giorni.
Quanto avvenuto ha subito suscitato, oltre all’indignazione per l’aggressione, una serie di prese di posizione di stampo politico tra opposte fazioni (ve ne diamo conto anche qui), tanto che gli stessi rappresentanti degli studenti hanno chiesto di non strumentalizzare quanto accaduto. L’aggressione è stata un episodio grave, ma utilizzarla come pretesto per continui scambi di accuse significa, hanno sostenuto gli studenti, non aver minimamente compreso le lezioni della storia e il senso del Giorno del Ricordo.
Una maturità, quella mostrata dagli studenti del Pigafetta, dalla quale forse potrebbero prendere esempio i grandi, che invece continuano con i ping pong di scambi di accuse.
![La lettera dei rappresentanti degli studenti del Pigafetta](https://www.vipiu.it/wp-content/uploads/2025/02/La-lettera-dei-rappresentanti-degli-studenti-del-Pigafetta-722x1024.png)
Giovine: strumentalizzazione vergognosa
L’on. Silvio Giovine deputato e presidente provinciale di FdI Vicenza ha accusato la sinistra di “speculare sull’episodio”: «le istituzioni tutte – ha affermato in un comunicato stampa – hanno il dovere di stigmatizzare episodi simili con la responsabilità di chi è chiamato a ricordare quotidianamente quanto oggi la libertà di espressione in politica sia indispensabile tanto quanto il rifiuto di ogni forma di violenza. Ancor più quando ci si relaziona con le giovani generazioni, non con nostalgia inquinata da fanatismo ma con la raccomandazione che chi oggi si impegna per un’idea e decide di scendere in piazza, di volantinare in una scuola o di iscriversi ad un partito, lo deve fare partendo sempre , prima di tutto, dal rispetto delle posizione altrui». Secondo Giovine «questo è il principio che quotidianamente guida i ragazzi di Azione Studentesca, i quali da troppo tempo, anche nella nostra città, sono esposti a insulti, provocazioni e prevaricazioni.»
A proposito dell’episodio al Pigafetta ha poi precisato che «ce baruffe, le scazzottate, le litigate – chiamatele come volete – non devono accadere, soprattutto all’interno di una scuola. Per nessun motivo. Questo è pacifico. Se il motivo da cui scaturiscono episodi di questa natura è politico, allora è fondamentale che le istituzioni tutte, con senso di responsabilità, richiamino ai principi di rispetto, libertà e non violenza con un solo obiettivo: impedire che simili episodi si ripetano.»
In conclusione Giovine, dopo aver stigmatizzato la “violenza verbale” e il “linciaggio mediatico” nei confronti dei due ragazzi di Azione Studentesca, ha espresso “totale vicinanza ai tre ragazzi e alle loro famiglie, coinvolti in un episodio che non deve ripetersi, vittime di quell’odio che deve lasciare definitivamente spazio, in politica soprattutto, al rispetto e al dialogo.”
Asproso e Rodriguez (CCSV): “Come si fa a non condannare?”
Ciro Asproso e Nora Rodriguez, di Coalizione Civica Sinistra Verdi in un comunicato hanno definito l’accaduto come specchio dei tempi che cambiano “non in meglio”: «uno studente liceale ha un gesto di stizza nei confronti di chi sta volantinando di fronte a scuola – hanno spiegato – e immediatamente viene percepito come una minaccia, come un nemico da colpire e da annientare, anche fisicamente. Il dissenso o anche il semplice disaccordo non sono contemplati e la reazione è pavloviana: amico o nemico, “o con me, o contro di me”. Niente autocontrollo, nessuna disciplina mentale, nessuna mediazione culturale, solo istinto e forza bruta».
Un atteggiamento che secondo Asproso e Rodriguez «pervade ampi strati della nostra società arrivando a corrompere buona parte della politica e degli organi d’informazione nazionali. A tal proposito, siamo disgustati dalla manipolazione dei fatti orchestrata da alcuni rappresentanti della destra cittadina, che anziché condannare la violenza senza distinzioni di sorta, giustificano l’accaduto e offrono copertura e legittimazione politica. Evidentemente, non sono in grado di comprendere che in tal modo si minano le basi stesse della civile convivenza.»
Secondo i due di CCSV non si può negare la sproporzione tra il gesto dello studente sul volantinaggio e l’irragionevolezza della rappresaglia: «come si fa a giustificare l’aggressione fisica contro chi non la voleva né la cercava?»
In conclusione Asproso e Rodriguez hanno apprezzato l’appello del Preside del Liceo Pigafetta, che rivolgendosi al corpo docente, ha invitato a coinvolgere i ragazzi in momenti di riflessione sui valori fondanti della democrazia.