Consoli, chiusura indagini con 5 ipotesi di reato su 8 cancellate da De Bortoli. Avv. Costabile: infondate anche le altre, stampa lavori per la verità

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Avvocato Ermenegildo Costabile
Avvocato Ermenegildo Costabile

Scrivevamo stamattina “Pm Massimo De Bortoli rivela chiusura indagini su Veneto Banca prima che gli indagati Consoli, Trinca, Faggiani e Bertolo ne ricevano la notifica…“ e, ora, dopo che la notifica è arrivata agli indagati, ci arriva il primo commento dell’avvocato Ermenegildo Costabile, legale di Vincenzo Consoli.

Dall’avviso di conclusione delle indagini rilevo che il Pubblico Ministero di Treviso ha abbandonato gran parte delle contestazioni formulate dalla Procura di Roma nei confronti di Consoli – esordisce il legale con studio a Milano che l’ex ad e dg di Veneto Banca ha incaricato di tutelarlo al meglio dopo aver fatto a meno prima di Massimo Malvestio, ora gestore soprattutto di fondi a Malta, e, poi, di Franco Coppi e del suo sostituto, il vicentino Alessandro Moscatelli.

Il Dott. De Bortoli – aggiunge l’avvocato Costabile – ha approfondito e accolto la lettura che avevo avuto occasione di offrire sull’infondatezza di 5 delle 8 ipotesi di reato portate avanti dai suoi colleghi romani. Abbiamo nel frattempo raccolto elementi che smentiscono anche le residuali contestazioni di ostacolo e di aggiotaggio. Del resto, l’eccezionale rivisitazione dell’accusa che ha compiuto il Pubblico Ministero di Treviso conferma che si tratta di una vicenda complessa e tutt’altro che scontata. Presto valuterò se spendere già in questa fase gli ulteriori argomenti difensivi ed evitare tempi e costi del giudizio”.

Viceversa – assicura l’avvocato di Consoli -, affronteremo il processo in serenità. Comunque, non sarà necessario attendere l’analisi storica per stabilire che quanto è accaduto non è stato causato da azioni penalmente rilevanti del management di Veneto Banca ma è la conseguenza di una crisi che ha colpito un intero settore e che, probabilmente, non è stata adeguatamente gestita a livello di sistema”.

Spero – conclude l’avvocato Ermenegildo Costabile – che la stampa favorisca l’emersione della realtà processuale e sappia anche cogliere gli elementi per completare un’analisi che presenta ampie zone d’ombra”.