Aggressione al Pigafetta, photomob della Rete degli Studenti Medi di Vicenza: “Basta intimidazioni”

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Photomob della Rete degli Studenti Medi di Vicenza contro l'aggressione al Pigafetta
La Rete degli Studenti Medi di Vicenza mobilitata contro l'aggressione al Pigafetta

Non si placa a Vicenza l’eco delle polemiche e dell’indignazione suscitata dall’aggressione di uno studente del Pigafetta da parte di militanti di Azione Studentesca per una banale questione di volantini (ne parliamo anche qui).

La Rete degli Studenti Medi di Vicenza ha deciso di organizzare un photomob per esprimere solidarietà allo studente aggredito e per “denunciare – spiegano in un comunicato stampa – il clima di intimidazione che l’estrema destra sta portando nelle scuole di tutto il Paese”, oltre che per rilanciare la mobilitazione regionale in programma sabato prossimo a Vicenza, contro ogni aggressione fascista.

photomob pigafetta
Photomob degli Studenti medi di Vicenza dopo l’aggressione al Pigafetta

Secondo la Rete degli Studenti Medi, l’aggressione al Pigafetta è “l’ennesima dimostrazione di come gruppi neofascisti, con il consenso delle istituzioni, provino a trasformare le scuole in spazi di violenza e sopraffazione. Da mesi Azione Studentesca diffonde messaggi minacciosi, tappezza le città di simboli fascisti e cerca di intimidire chi si oppone alla loro propaganda reazionaria. Questi sono i metodi della gioventù di Fratelli d’Italia, il partito della premier Meloni, che da un lato finge di prendere le distanze da atti di violenza, ma dall’altro continua a legittimare e proteggere chi li compie”.

Come dichiara Alessia Spillare, coordinatrice provinciale della Rete degli Studenti Medi di Vicenza, proprio per questo è necessario agire: «Scenderemo in piazza – annuncia – con una grande manifestazione regionale antifascista. Una risposta ampia e determinata, perché sappiamo che il fascismo si sconfigge solo con la lotta collettiva e organizzata. Abbiamo deciso di mobilitarci perché l’aggressione avvenuta al Liceo Pigafetta ci riguarda tutti. Non possiamo permettere che nelle scuole si diffonda la cultura della paura. La scuola deve essere un luogo sicuro, di confronto, di crescita critica. Per questo pretendiamo una presa di posizione chiara dalle istituzioni scolastiche e cittadine: nessuno spazio per il fascismo, nessuno spazio per la violenza».

Francesco Bressan, della Rete degli Studenti Vicenza, chiede direttamente lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste: «Da troppo tempo assistiamo a una pericolosa normalizzazione del fascismo nelle scuole e nelle strade. Azione Studentesca non è un semplice gruppo politico: è l’ennesimo braccio di un sistema che usa la repressione per soffocare il dissenso. Noi non staremo a guardare. Continueremo a mobilitarci, a denunciare e a difendere le scuole come spazi liberi da ogni forma di fascismo e violenza. Sarà fondamentale scendere in piazza questo sabato, come studenti, cittadini, antifascisti.»

“L’antifascismo – conclude il comunicato – non è un’opinione, ma un valore fondante della nostra democrazia. Per questo oggi, con il nostro photomob, abbiamo ribadito che le scuole appartengono agli studenti, non ai fascisti”.