Trump, telefonata con Putin: “Vogliamo la pace, ci sarà incontro in Arabia”

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(Adnkronos) –
"Putin vuole la pace, Zelensky vuole la pace. Ho parlato con entrambi, incontrerò Putin in Arabia Saudita". Donald Trump fa il punto al termine di una giornata cruciale nell'azione per porre fine alla guerra che Russia e Ucraina combattono da quasi 3 anni. Il presidente degli Stati Uniti ha avuto una lunga telefonata con il presidente russo, circa un'ora e mezza. Poi, il colloquio telefonico di un'ora con Zelensky. La strada, dice, è tracciata. E per l'Ucraina sembra un senso unico: la pace è possibile, dice Trump, ma Kiev può scordarsi l'ingresso nella Nato. Proprio come vuole Putin.   La svolta, dopo le voci di contatti avvenuti nei giorni scorsi, è legata alla telefonata con il leader del Cremlino. "Abbiamo avuto una splendida telefonata, durata oltre un'ora. Dopo ho avuto un'ottima telefonata con Zelensky. Putin vuole la pace, Zelensky vuole la pace e io voglio la pace. Probabilmente sono morti 1,5 milioni di soldati in poco tempo, tanti giovani sono stati uccisi: tutto questo deve finire immediatamente. Penso di poter dire con grande fiducia che anche Putin vuole vedere la fine della guerra e di questa situazione orribile. Se io fossi stato presidente, non sarebbe mai iniziato tutto questo", dice il presidente degli Stati Uniti rispondendo alle domande dei cronisti alla Casa Bianca.  Trump delinea quindi le prossime tappe del processo. "A Monaco di Baviera – dove è in programma la Conferenza sulla sicurezza – ci saranno incontri, io e Putin ci incontreremo. Ci aspettiamo che lui venga qui, io vada lì. Probabilmente il primo vertice sarà in Arabia Saudita per porre fine a questa orribile guerra". "Quando ci incontreremo? In un futuro non lontano, credo che l'Arabia Saudita sia un posto eccellente. Ci sarà un primo meeting e vedremo poi cosa si potrà fare per un secondo incontro. Putin vuole la pace ora, non la voleva quando Biden era presidente…". Il dialogo con Kiev non prevede al momento un viaggio del presidente degli Stati Uniti. "Non mi sono impegnato ad andare in Ucraina. Ci andrei? Ci penserei, nessun problema. Non vi dirò il mio piano, vi dico che abbiamo fatto enormi progressi. Avrebbe dovuti farli Joe Biden…", dice Trump, togliendo dal tavolo l'ipotesi dell'ingresso dell'Ucraina nella Nato.  "Non credo sia realistico parlarne: il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, lo ha spiegato e ha detto che non è realistico. Ha ragione. Molto prima che Putin diventasse presidente la Russia ha detto che non lo avrebbe permesso. Per me va bene, basta che la guerra finisca", taglia corto Trump. Hegseth, aprendo i lavori della ministeriale Nato a Bruxelles ha affermato che "gli Stati Uniti non credono che l'adesione dell'Ucraina alla Nato sia un esito realistico di un accordo negoziato. Al contrario, qualsiasi garanzia di sicurezza dovrà essere sostenuta da forze capaci, europee e non europee. Sia chiaro: nell'ambito di qualsiasi garanzia di sicurezza, non verranno dispiegate truppe statunitensi in Ucraina" Zelensky da mesi chiede garanzie di sicurezza per l'Ucraina e considera l'ingresso nella Nato una polizza per Kiev. Ora, a sentire Trump, la strada è sbarrata. "Zelensky vuole che la guerra finisca senza che si debba tornare a combattere 6 mesi dopo", dice Trump. "Ho fatto riferimento alla possibilità di un cessate il fuoco e credo sia possibile in un futuro non lontano".  
L'Ucraina "deve fare la pace, la sua gente viene uccisa. Zelensky ha un paese devastato, noi abbiamo dato all'Ucraina 350 miliardi di dollari. L'Europa ha dato 100 miliardi sotto forma di prestiti, nessuno lo dice. Noi abbiamo avuto persone incompetenti nella precedente amministrazione. Ora ci ci assicureremo che questi soldi in qualche modo ritornino: hanno risorse minerarie, petrolio e gas. Noi vogliamo avere garanzie sui nostri soldi e l'Ucraina è d'accordo. L'Europa d'altra parte è in pericolo molto più di noi e mette meno soldi di noi". Il tema è stato affrontato anche dal segretario del Tesoro americano Scott Bessent che, in visita a Kiev, a Zelensky, ha confermato che gli Stati Uniti hanno come obiettivo quello di "concludere un accordo di cooperazione economica" con l'Ucraina "in cambio del proseguimento del loro sostegno materiale all'Ucraina e agli ucraini". L'Ucraina, nella strada verso la pace, dovrà rassegnarsi a mutilazioni territoriali? "Hanno perso soldati e territori, penso che ne riprenderanno una parte", afferma Trump.   
Zelensky usa toni diplomatici dopo il colloquio con Trump. "Nessuno vuole la pace più dell'Ucraina. Insieme agli Stati Uniti, stiamo definendo le nostre prossime mosse per fermare l'aggressione russa e garantire una pace duratura e affidabile. Come ha detto il Presidente Trump, facciamolo", scrive sui social. Quindi, il messaggio serale con cui fa riferimento a "negoziati molto sostanziali con gli Stati Uniti d'America. Ho avuto una conversazione con il presidente Trump, una discussione buona e dettagliata; sono grato al presidente per il suo genuino interesse nelle nostre opportunità condivise, nel modo in cui possiamo lavorare insieme per avvicinare la vera pace. È stata una lunga conversazione. Abbiamo discusso di molti aspetti, diplomatici, militari, economici e il presidente Trump mi ha informato di ciò che Putin gli ha detto. Crediamo che la forza dell'America sia sufficiente per fare pressione sulla Russia e su Putin per la pace, insieme a noi, insieme a tutti i nostri partner", conclude.  Toni più neutri dal Mosca. Il Cremlino documenta il contatto telefonico e annuncia che Putin ha invitato Trump a Mosca. Il presidente russo, dice il portavoce Dmitry Peskov, ha manifestato la propria disponibilità a ricevere rappresentanti della Casa Bianca in Russia per discutere della guerra in Ucraina. "Putin e Trump hanno anche deciso di continuare ad avere contatti, che includono l'organizzazione di un incontro di persona".   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)