“Rete Nera” di Luca Mariani: luci sul terrorismo suprematista con Serri e Fantò a Vicenza sabato 15 febbraio alle 18 all’Antico Caffé Scrigni

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Luca Mariani, autore di 'Rete nera'
Luca Mariani, autore di 'Rete nera'

Si terrà domani, giovedì 15 febbraio alle ore 18:00 presso l’Antico Caffè Scrigni in Piazza Duomo 2, la presentazione di Rete Nera. Non ci sono lupi solitari, il libro del giornalista Luca Mariani che indaga il fenomeno del terrorismo suprematista e le sue connessioni internazionali.

Rete nera, di Luca Mariani
Rete nera, di Luca Mariani

Il libro riporta i risultati di un’indagine che vuole mostrare come ci sia un filone terrorista che non vuole l’Unione Europea, che vuole cacciare i migranti dall’Europa e che per queste ragioni uccide. Si tratta di terroristi con un chiaro disegno politico, che scrivono dei manifesti, che leggono gli stessi siti e si elogiano reciprocamente. Tutto questo è nascosto all’opinione pubblica, che non conosce i fatti. Eppure parliamo di centinaia e centinaia di morti

Marco Serri, presenterà lo scrittore, giornalista parlamentare e saggista. Luca Fantò, dialogherà con l’autore. L’attore Mario Podeschi leggerà passi significativi del libro.

L’evento offrirà un’opportunità per discutere di un tema quanto mai attuale, esplorando le dinamiche di una rete globale che, attraverso il web e i social media, alimenta odio, violenza e atti terroristici.

Un’indagine sulla “Rete Nera” del terrorismo di estrema destra

Il libro, pubblicato da Futura Editrice, smonta il mito dei cosiddetti “lupi solitari”, i terroristi che agiscono apparentemente da soli, mostrando come in realtà esista un filo nero che li collega tra loro e a una più ampia propaganda ideologica. Mariani parte da episodi chiave come la strage di Utøya in Norvegia nel 2011, l’attacco alla moschea di Christchurch in Nuova Zelanda nel 2019 e l’assalto a Capitol Hill nel 2021, per dimostrare che dietro questi attentati non ci sono solo individui isolati, ma un ecosistema radicale ben strutturato che si nutre di razzismo, suprematismo e xenofobia.

L’autore, giornalista esperto di terrorismo e sicurezza internazionale, analizza il linguaggio, i simboli e le dinamiche che hanno permesso a questi gruppi di diffondersi, passando dalla violenza online agli attacchi nel mondo reale. I suprematisti bianchi e i movimenti di estrema destra, spesso considerati fenomeni marginali, trovano invece nelle piattaforme digitali un ambiente fertile per il reclutamento, l’indottrinamento e il coordinamento delle loro azioni.

Un allarme per l’Europa e l’Italia

Se in passato il terrorismo veniva associato prevalentemente all’estremismo islamista, oggi il pericolo proviene anche da un’altra direzione. Rete Nera mostra come gli attentatori di estrema destra si siano ispirati l’un l’altro, copiando manifesti ideologici e strategie di attacco. Mariani evidenzia anche il modo in cui la politica e i media abbiano spesso sottovalutato questo fenomeno, riducendolo a episodi isolati anziché riconoscerlo come una minaccia organizzata e persistente.

L’autore affronta anche il ruolo dell’Italia in questo scenario, spiegando come i movimenti di estrema destra abbiano trovato spazio nel dibattito pubblico e nei social media, con un discorso che si è progressivamente radicalizzato. Il libro offre un quadro inquietante di una rete che non ha confini e che può colpire ovunque, sfruttando il malcontento sociale e la disinformazione per diffondere la propria propaganda.

Un’occasione di riflessione su un fenomeno globale

La presentazione di Rete Nera a Vicenza si inserisce in un contesto in cui la necessità di comprendere e contrastare il terrorismo di matrice suprematista è più urgente che mai. Sarà un’occasione per approfondire le dinamiche della radicalizzazione, l’uso dei social network come strumenti di reclutamento e la diffusione di teorie cospirazioniste che alimentano l’odio e la violenza.

L’evento è aperto a tutti e rappresenta un’importante opportunità per riflettere sul pericolo rappresentato dalla cosiddetta Rete Nera e sulle strategie per prevenirne la diffusione. Un libro necessario per chiunque voglia comprendere le sfide della sicurezza globale e il ruolo che il suprematismo di estrema destra sta giocando in un mondo sempre più polarizzato.

La presentazione ufficiale del libro

Se parliamo degli attentati del Bataclan, di Nizza, Bruxelles e Manchester, in Occidente tutti hanno immediata memoria del terrorismo islamico. La musica cambia se parliamo del terrorismo suprematista e xenofobo: Oklahoma City, Utøya, Christchurch, El Paso. I ricordi si fanno più confusi, in alcuni casi fuorvianti. Eppure sono attentati che hanno causato centinaia e centinaia di morti. Il libro Rete nera analizza le azioni, il pensiero dei killer suprematisti, i loro manifesti politici, che condividono sul web e non solo, i punti di contatto tra nazionalismo e xenofobia. Lo stragista di Utøya elencò già nel 2011 i partiti che avrebbero potuto dare una mano per prendere il potere: Russia Unita di Putin, il Front National di Le Pen, la Lega, Forza Nuova, Fpö, Pvv, Vlaams Belang. Una parte di queste forze avrebbe poi formato nel 2015 un gruppo unico all’Europarlamento e sarebbe anche andata al governo in alcuni Paesi, tra cui l’Italia. E che dire del killer di Christchurch, australiano, che si radicalizza in Europa e fa donazioni ai movimenti identitari di Francia e Austria? Il suo manifesto politico si intitola “La Grande Sostituzione”, come il saggio del francese Renaud Camus. La teoria di base è semplice: gli occidentali bianchi devono ricominciare a fare più figli e gli immigrati devono tornare a casa loro. Per svegliare le coscienze e respingere gli “invasori” ogni mezzo è lecito, stragi di innocenti comprese. Fino a qualche anno fa chi avrebbe potuto immaginare l’assalto al Congresso Usa? Gli Stati Uniti di Trump e la Russia di Putin soffiano sul fuoco del nazionalismo allo scopo di indebolire l’Unione europea? Terrorismo islamico e terrorismo suprematista alimentano allo stesso modo lo “scontro di civiltà” teorizzato da Samuel P. Huntington. Perché i media e l’opinione pubblica danno un peso diverso alle due facce della stessa medaglia? Il libro accende un riflettore su questi temi, finora trascurati e sottostimati.