
In Italia, più di 4.200 comuni montani, coprendo oltre metà del territorio nazionale, affrontano ostacoli tecnologici e infrastrutturali che limitano l’accesso a servizi essenziali come la televisione. La ricezione del segnale televisivo è una sfida crescente, aggravata dall’introduzione del digitale terrestre e dalla chiusura dei ripetitori locali.
L’avvento del digitale terrestre, sebbene abbia migliorato la qualità nelle città, ha penalizzato le zone remote. Mentre il segnale analogico raggiungeva territori impervi, quello digitale richiede una ricezione stabile, lasciando molte comunità prive di copertura.
Lo streaming online, considerato da molti un’alternativa, è frenato dal digital divide. Secondo AGCOM, 8 milioni di famiglie non hanno una connessione stabile e si affidano alle reti mobili, spesso inadeguate per lo streaming HD. Altre 5 milioni navigano ancora su connessioni in rame, obsolete per contenuti in alta definizione. Inoltre, le piattaforme digitali risultano spesso complesse per gli utenti meno esperti.
La TV satellitare emerge come la soluzione più efficace per superare questi ostacoli. Tivùsat, piattaforma gratuita sostenuta da Rai, Mediaset e TIM, offre oltre 120 canali, più di 60 in HD e contenuti in 4K. L’accesso è garantito con una parabola e un decoder compatibile, indipendentemente dalla qualità della connessione Internet.
Nel frattempo, alcune amministrazioni stanno esplorando soluzioni come il Fixed Wireless Access (FWA), che utilizza antenne radio per fornire connessioni rapide, superando i limiti della fibra ottica in aree difficili. Tuttavia, l’implementazione richiede tempi lunghi e ingenti investimenti, rendendo il satellite la soluzione immediata più concreta.
La sfida del digital divide nelle aree montane resta aperta. Nonostante lo streaming rappresenti il futuro, per molte famiglie è ancora irraggiungibile. Fino a quando le infrastrutture digitali non verranno potenziate, il satellite continuerà a essere il principale mezzo per garantire un accesso televisivo stabile e di qualità, unendo l’Italia in ogni angolo del territorio.