Tfs dipendenti pubblici, Guidolin (M5S): “Mancato pagamento riguarda anche Veneto”

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“Il trattamento di fine servizio (Tfs) deve essere congruo e va versato tempestivamente, come ribadito con sentenza del 23 giugno 2023 dalla Corte Costituzionale, che ha invitato il parlamento a colmare questa lacuna”, inizia così un intervento della senatrice del Veneto del Movimento 5 Stelle Barbara Guidolin.

“Si tratta di un tema su cui il collega deputato M5S Alfonso Colucci ha presentato una proposta di legge che mi vede assolutamente d’accordo, per ridurre ad un massimo di 3 mesi i tempi di pagamento delle liquidazioni dei lavoratori, oltre alla rivalutazione degli importi in base all’aumento dell’inflazione. Una proposta al momento arenata dopo i rilievi della Ragioneria generale dello Stato”.

Secondo la senatrice, la questione nazionale del Tfs non può giocoforza non interessare anche il Veneto. “Occorre trovare al più presto una soluzione, come quella prospettata proprio dal collega Colucci, con la richiesta al governo di trovare un accordo con le banche e con Poste italiane per dare ai cittadini ciò che gli spetta di diritto e che hanno versato.

Ai dipendenti pubblici che hanno lavorato una vita intera vengono già chiesti sacrifici consistenti. Penso alla categoria della sanità, con stipendi spesso inadeguati e turni massacranti, che alla fine del proprio percorso lavorativo devono anche subire un grave ritardo sul Tfs. È chiaro che tutto questo rappresenta l’ennesimo disincentivo per tutte quelle persone che scelgono di non lavorare nella sanità pubblica o che dal settore decidono di uscire. È una situazione che riguarda da vicino anche i lavoratori pubblici del Veneto, costretti ad una attesa biblica come segnalato dalle sigle sindacali regionali, alcune delle quali provano ad offrire la loro assistenza”, conclude la senatrice.