Sorrentino e l’espulsione da sala Bernarda per cartello sull’Albera: regole da rispettare anche se lo condividevo

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Valerio Sorrentino e l'espulsione da sala Bernarda del cittadino col cartello sulla bretella dell'Albera
Valerio Sorrentino e l'espulsione da sala Bernarda del cittadino col cartello sulla bretella dell'Albera

Il mio ruolo istituzionale – scrive il presidente del Consiglio Comunale di Vicenza Valerio Sorrentino – mi impedisce di replicare alle intemperanze messe in atto da parte di alcuni Consiglieri di opposizione, a beneficio dei leoni da tastiera che sui social hanno ovviamente dato sfogo alle proprie frustrazioni.

Ribadisco ancora una volta che non deve essere il Presidente del Consiglio, a seconda delle proprie convinzioni, a decidere discrezionalmente, volta per volta, l’ammissione di un cartello di un cittadino (ieri, ad esempio, condividevo appieno il contenuto dei cartelli) e che quindi le opinioni possano e debbano essere espresse egregiamente dai consiglieri eletti dai cittadini.

Il rispetto delle regole di democrazia, che qualcuno invoca ma non rispetta, impone che alla fine sia il Consiglio a decidere come debba essere applicato il regolamento ed a tale logica sempre mi atterrò, piaccia o non piaccia.

Peraltro, il cittadino espulso, e subito riammesso in aula, ha potuto liberamente mostrare quel cartello per alcuni minuti; ed, in ogni caso, sia lecita l’ironia – conclude il presidente Valerio Sorrentino -, sono felice che, grazie alla mia decisione, la questione Bretella abbia potuto ricevere un’enfasi e una pubblicità molto maggiori di quelle che avrebbe ricevuto, se quel cartello fosse rimasto affisso fino all’alba.