Superstrada Pedemontana Veneta: la Corte dei Conti sollecita la Regione su sanzioni, traffico e Iva

284
superstrada pedemontana veneta galleria di malo
Non c'è pace per la galleria di Malo della Pedemontana Veneta

La Corte dei Conti ha pubblicato un nuovo rapporto di verifica sulla Superstrada Pedemontana Veneta, segnando il terzo step di monitoraggio sulla grande opera infrastrutturale della Regione Veneto.

Il documento, reso noto ieri, – come riportato questa mattina in edicola su Il Corriere del Veneto – evidenzia criticità sui ritardi nei lavori, la gestione del traffico e la questione dei canoni regionali per la concessione. Tra le principali raccomandazioni dei magistrati contabili vi sono l’applicazione delle sanzioni per i ritardi di cantiere, la richiesta di rimborso dell’Iva pagata in eccesso e la necessità di incentivare i flussi di traffico con modifiche tariffarie.

Terza verifica sulla Pedemontana: i punti chiave

L’analisi della Corte dei Conti sulla Superstrada Pedemontana Veneta ha avuto inizio nel 2022 con un primo monitoraggio, seguito da un secondo aggiornamento nel 2023 che aveva già messo in evidenza ritardi nel completamento e dubbi sull’attendibilità del piano del traffico. Questo terzo aggiornamento si concentra sullo stato di avanzamento ed esecuzione dell’infrastruttura e ribadisce diverse preoccupazioni già sollevate in passato.

In particolare, la Corte dei Conti ha sottolineato ritardi nei lavori, con la Regione che dovrà applicare sanzioni per il mancato rispetto delle scadenze di completamento, ma ciò avverrà solo a collaudo definitivo. Poi, la questione Iva: resta aperto il tema dei 20 milioni di euro versati dalla Regione al concessionario ma non dovuti. Infine, la questione degli incentivi al traffico. Per aumentare il numero di veicoli che utilizzano l’infrastruttura e migliorare i ricavi, la Regione Veneto prevede di ridurre le tariffe a partire da marzo, come annunciato dal presidente Luca Zaia.

Le preoccupazioni economiche e le prospettive future

Uno degli aspetti più critici riguarda l’onere economico della gestione dell’opera. La Corte dei Conti ha segnalato che il nuovo assetto negoziale prevede canoni annuali per la Regione di centinaia di milioni di euro per i prossimi 39 anni. Questo impatto finanziario si aggiunge alle preoccupazioni sulla sostenibilità del piano del traffico, già evidenziate nei precedenti monitoraggi e nuovamente confermate nella terza relazione.

Dal punto di vista infrastrutturale, la Superstrada Pedemontana Veneta è una strada a pedaggio lunga 94 chilometri (con ulteriori 68 di opere complementari) che collega Vicenza e Treviso. Il progetto ha subito ripetuti ritardi: i lavori sarebbero dovuti terminare nel settembre 2020, ma l’ultima tratta è stata aperta solo il 29 dicembre 2023, mentre l’interconnessione con l’autostrada A4 è avvenuta a maggio 2024. Secondo la Corte dei Conti, solo con questa connessione è stata soddisfatta l’ipotesi di traffico prevista.

Un altro elemento in attesa di definizione è la possibile riclassificazione della superstrada, che consentirebbe di aumentare il limite di velocità da 110 a 130 km/h, equiparandolo a quello delle autostrade. Inoltre, per luglio è prevista un’udienza relativa al recupero dell’importo Iva versato dalla Regione e al ricorso contro il diniego di rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate.