Nuovi sviluppi per la vicenda inquietante della 46enne di Sandrigo, falsa badante indagata per omicidio aggravato, tentato omicidio e rapina nei confronti di alcuni anziani che assisteva: i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza, hanno dato oggi esecuzione ad un’ordinanza dispositiva di misura cautelare personale interdittiva nei confronti di due farmacisti della zona.
A seguito dell’arresto della donna, le indagini sono proseguite anche per appurare da dove provenissero i medicinali che utilizzava per stordire gli anziani. I militari del Nucleo Investigativo di Vicenza insieme al NAS, su decreto della Procura della Repubblica di Vicenza, hanno effettuato diverse perquisizioni e relativi sequestri presso alcune farmacie della zona che hanno fornito medicinali alla donna senza le previste prescrizioni.
Nel corso delle indagini è stato infatti appurato che, in numerose occasioni, i gestori responsabili di queste farmacie hanno venduto alla donna poi arrestata medicinali a base di benzodiazepine, che in alcuni casi erano destinati alla cessione a terzi da parte dell’indagata, senza la presentazione di una valida prescrizione medica (la cosiddetta ricetta bianca) o proprio in sua assenza.
A seguito di ciò, la Procura ha richiesto la misura interdittiva e il Giudice per le Indagini Preliminari il 26 febbraio 2025, in relazione al reato di spaccio di sostanze stupefacenti (medicinali a base di benzodiazepine) ha disposto nei confronti dei due indagati la misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare la professione di farmacista per la durata di un anno.
Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona in relazione alla vicenda sopra richiamata sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
