
Un nuovo Assessorato dell’età anziana per affrontare l’invecchiamento della popolazione e valorizzare il ruolo degli over 65: è la proposta avanzata dal segretario della Liga Veneta, Alberto Stefani, durante un incontro a Bassano del Grappa.
L’idea – è stato spiegato – nasce da un percorso di ascolto dei cittadini e punta a superare un approccio meramente assistenziale, promuovendo servizi più strutturati e misure per combattere la solitudine degli anziani. La proposta riguarda direttamente la regione Veneto e mira a creare un’istituzione specifica per affrontare queste sfide. Tuttavia, ha subito incontrato le critiche dell’opposizione, con la consigliera regionale veneta del Pd, Chiara Luisetto, che l’ha definita “una trovata pubblicitaria” per mascherare anni di politiche inadeguate a sostegno della terza età.
Assessorato dell’età anziana in Veneto: la proposta della Lega
“Lanciamo oggi una delle idee raccolte nel corso della campagna di ascolto dei cittadini: quella dell’Assessorato dell’età anziana“, ha dichiarato Stefani. “A livello nazionale oggi ci si occupa delle persone anziane soprattutto da un punto di vista assistenziale, se sono non autosufficienti o in caso di disabilità: per noi l’anziano è invece una risorsa di cui occuparsi a 360 gradi.
Viviamo in una società in cui si invecchia sempre di più, entro il 2050 fino a un terzo della popolazione sarà over 65, già un terzo di queste persone in Veneto vive da solo: serve un’istituzione specifica che si occupi di questo aspetto, potenziando i servizi, come già si sta facendo nella nostra Regione, e soprattutto, prevedendo forme di integrazione, contrastando anche la solitudine.
La politica deve guardare in prospettiva, dunque non solo al giorno dopo ma ai prossimi 50 anni e l’età anziana non deve essere un limite ma una stagione della vita degna di essere vissuta. La Lega ha raccolto questa proposta grazie all’ascolto dei veneti, andando anche nelle case di riposo, e vogliamo fare in modo che questa iniziativa possa diventare realtà”.
Le critiche del Partito democratico
Dura la replica del Partito Democratico, che accusa la Lega di propaganda senza reali soluzioni. “La proposta lanciata dal segretario regionale della Lega, Alberto Stefani, di istituire un assessorato regionale agli anziani è una trovata pubblicitaria. Pensata per cercare di coprire trent’anni di politiche fallimentari nell’organizzare e rendere sostenibile il sistema della cura alle persone anziane”, ha affermato la consigliera regionale veneta del Pd, Chiara Luisetto.
“Proporre un assessorato ad hoc è il riconoscimento che fino ad oggi il governo veneto non ha saputo dare risposte adeguate alle tante realtà che riguardano questa delicata fascia di popolazione: a chi può prendersi cura di sé e chiede di invecchiare in modo attivo attraverso una costante prevenzione e a chi invece ha bisogno di aiuto in casa, di una sanità vicina, di un medico di base che non sia a chilometri di distanza. Fino all’esigenza della accessibilità a costi sostenibili in casa di riposo”, ha aggiunto.
Luisetto ha poi puntato il dito contro le recenti scelte della giunta Zaia: “Anzi, la Giunta si è imbarcata nei mesi scorsi in una sperimentazione complicata che sta creando problemi alle case di riposo e soprattutto alle famiglie, che invece di vedersi abbassare le rette devono subire addirittura un aumento dei costi. Un proclama che va nella direzione opposta a quella di rafforzare il sistema sociosanitario integrato veneto che era un modello ed è stato progressivamente indebolito: si dovevano mettere in campo azioni di sistema che non si sono viste in questi anni. Manca una riforma delle Ipab, cosa ormai davvero vergognosa, e manca una legge sui caregiver, per dare sostegno e tutela a chi si prende cura delle persone fragili in casa. Non è stata fatta inoltre una seria politica di riduzione delle rette e il monitoraggio della qualità dei servizi agli anziani, proposte che da tempo abbiamo messo sul tavolo”.
La consigliera dem ha infine evidenziato gli effetti delle politiche regionali: “Il risultato di tutto questo è che ora anziani e famiglie si trovano a pagare rette che sfiorano i tremila euro al mese in struttura o sono soli a gestire la complessità in casa. Qual è la risposta di chi ci governa? Propaganda. Mentre le prospettive demografiche disegnano un quadro ben noto che chiede da tempo un cambio di passo”.