Dai pomodori alle auto, ecco come i dazi di Trump potranno far salire i prezzi

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(Adnkronos) – I pesanti dazi imposti da Donald Trump sui prodotti importati da Messico, Canada e Cina potranno trasformarsi per le famiglie americani in nuovo rialzo dei prezzi al supermercato, nelle rivendite di auto, nei negozi di elettronica e ai benzinai. Anche se Peter Navarro, consigliere della Casa Bianca per il commercio, afferma che gli effetti dei dazi sui prezzi sarà relativamente "piccolo", considerata la simultanea deregulation adottata dall'amministrazione, insieme alla riduzione delle spese federali e l'espansione della produzione energetica, .  "Considerata la combinazione di questi tre Paesi, sarà difficile entrare in un supermercato e non vedere una sorta di effetto inflazionistico", spiega al New York Times Jason Miller, della Michigan State University, riferendosi al fatto che Canada, Messico e Cina costituiscono insieme il 40% dell'import Usa. Il primo impatto in ordine di tempo si sentirà sui prodotti alimentari freschi, il 65% dei quali arriva dal Messico, da dove arriva anche una parte della produzione di grandi aziende agricole Usa.  Dal momento che le scorte di frutta e verdura hanno ovviamente vita breve nei supermercati, già nel giro di un paio di settimane, quindi, i dazi potrebbero far salire il prezzo di pomodori, avocato, fragole. Si rischia anche un rialzo dei prezzi della birra di importazione, il 18% del totale consumato negli Usa secondo i dati del Beer Institute, citati dal Washington Post, che ricorda che arrivano dal Messico 4 galloni su 5 di birra importata. Secondo le previsioni di Beer Merketer's Insight, i dazi del 25% potrebbero far salire il prezzo delle marche più vendute, Modelo Especial e Corona, del 4-12 per cento.  
Le importazioni agricole dal Canada interessano soprattutto cereali e carne, oltre ovviamente l'iconico sciroppo di acero: il Canada produce il 70% della produzione globale del famoso condimento dei pancake, e il 60% delle sue esportazioni arrivano negli Usa.  Si teme, inoltre, che i dazi – in tempi più lunghi, potranno avere un effetto anche sui costi delle automobili, considerato che le grandi industrie automobilistiche inviano ogni settimana da Canada e Messico veicoli finiti e componenti auto per un valore di decine di miliardi di dollari. E dalla Cina anche le importazioni per miliardi di dollari di componenti dalla Cina. Basti pensare che nelle fabbriche della General Motors in Canada e Messico lo scorso anno è stato prodotto quasi il 40% di tutti i suoi veicoli in Nord America.  
In Messico, per esempio, si produce l'88% dei pickup venduti negli Usa: i dazi del 25% potranno far crescere di 3mila dollari il prezzo di un nuovo veicolo Ford o GM, ha detto recentemente il ministro degli Esteri messicano, Marcelo Ebrad. Le misure potranno farsi sentire anche sul prezzo della benzina, anche se Trump ha limitato al 10% i dazi sulle importazioni energetiche dal Canada, dal quale arriva il 60% delle importazioni petrolifere degli Usa. Secondo gli esperti l'effetto delle tariffe sul mercato dipenderà da quanto rimarranno in vigore.  Infine, i dazi sulle importazioni cinesi potranno far salire i prezzi sull'elettronica, dai cellulari ai computer e videogame. E anche il prezzo del legname potrà salire, dal momento che il 30% di quello utilizzato negli Usa arriva dal Canada, e questo potrà avere un effetto sul settore dell'edilizia, esacerbando la crisi degli alti costi per la casa per milioni di famiglie americane.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)