Duplice omicidio Fioretto-Begnozzi Vicenza 1991, accolta richiesta per rito abbreviato condizionato per l’accusato Pietrolungo

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L'avvocato Fioretto con la moglie Duplice omicidio Fioretto-Begnozzi
L'avvocato Fioretto con la moglie

Nell’udienza odierna, il giudice del tribunale di Vicenza ha disposto il rito abbreviato condizionato a ulteriori approfondimenti per Umberto Pietrolungo, 58enne di Cetraro, accusato di essere uno dei due autori del duplice omicidio di Pierangelo Fioretto e della moglie Mafalda Begnozzi, avvenuto il 25 febbraio 1991 a Vicenza. La prossima udienza è stata fissata per il 1° aprile 2025.

Accolta dunque la richiesta dei difensori dell’accusato Mario Bianco e Giuseppe Bruno del foro di Paola e Matilde Greselin del foro berico.

Gli accertamenti richiesti riguardano un’impronta dattiloscopica sul silenziatore dell’arma del delitto e un’analisi approfondita della catena di custodia di un guanto in pelle. Reperti, questi, ritrovati nei pressi del luogo in cui, il 25 febbraio del 1991, il noto avvocato vicentino e sua moglie furono uccisi da due sicari con diversi colpi di pistola, poi fuggiti a bordo di un’Alfa Romeo 75 rubata.

Umberto Pietrolungo, che attualmente si trova in carcere a Cosenza per altri reati, è ritenuto dagli inquirenti calabresi persona prossima al clan Muto di Cetraro. Negli anni, è stato coinvolto in importanti operazioni dell’Antimafia per associazione a delinquere nella commissione di reati che vanno dal traffico di droga all’estorsione e all’usura fino alla turbata libertà degli incanti, aggravati dalle modalità mafiose.

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