
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Con l’approvazione della legge di riordino in Consiglio regionale, mettiamo un punto fermo e apriamo una nuova fase, restituendo certezze ai cittadini, potenziando i servizi di cura e assistenza, rafforzando il legame tra ospedali e territorio e valorizzando le vocazioni naturali dei presidi sanitari. Il tutto con una gestione più efficiente delle risorse e delle competenze”. Così la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, dopo l’approvazione in Consiglio regionale della legge 40 sulla riforma sanitaria.
Il via libera è arrivato solo in tarda serata, con 33 voti favorevoli e 16 contrari, dopo un lungo iter che ha visto un duro confronto tra maggioranza e opposizione. Il nucleo del provvedimento consiste nell’azzeramento dei vertici della sanità, con il commissariamento di otto Asl, di Areus, dell’Arnas Brotzu e delle due Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari.
“Abbiamo mantenuto l’impegno preso in campagna elettorale con i sardi – dice ancora Todde – nessuna nuova riforma che avrebbe paralizzato ulteriormente il sistema sanitario, già fortemente in difficoltà, ma interventi mirati e concreti sulla legge esistente. Un’azione necessaria per correggere le criticità organizzative e gestionali che per troppo tempo hanno penalizzato i sardi. Ringrazio la maggioranza per il grande lavoro di squadra che ha permesso di raggiungere questo importante risultato. L’approvazione della legge di riordino della Sanità sarda è la dimostrazione di coesione solida e di una visione condivisa, che ha messo al centro il bene dei cittadini e il miglioramento del sistema sanitario. Primo passo per dare risposte efficaci e rapide alle esigenze di cura dei sardi”, conclude.
L’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, entra nel merito del provvedimento: “Introduciamo anche delle novità fondamentali come la definizione delle mission ospedaliere in sinergia coi territori”. E ancora “l’istituzione di tre centri di riferimento regionale per la prevenzione, la riabilitazione e salute mentale, l’istituzione dell’Ospedale dei bambini a Cagliari e il contestuale avvio di un percorso per il riconoscimento di un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico in Sardegna. Questa legge ripara le disfunzioni che hanno portato allo stallo progressivo della sanità nella scorsa legislatura, frutto della mancata chiarezza nell’applicazione delle norme che avrebbero dovuto garantire invece un coordinamento sinergico fra le Asl e nei confronti del territorio”, conclude Bartolazzi.
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