
C’è una tregua spacciata come antesignana di una pace, momentanea, in Palestina dove i 1200 civili e militari israeliani uccisi e i circa 250 rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023 e gli oltre 46.000 palestinesi, tra cui 15.000 bambini, uccisi per reazione da Netanyahu e dal suo governo, per non parlare di militari e miliziani di entrambe le parti, che non ci sono più e i circa 1.850.000 palestinesi sfollati, cosa pensate che abbiano generato se non ulteriore odio reciproco tra i due popoli?
E gli Usa, che da decenni sono dietro questa strage e che con Trump ora vogliono costruire nella striscia di Gaza dei resort lussuosi con le fondamenta su quei corpi straziati e al posto delle case distrutte, cosa raccoglieranno se non odio dei Palestinesi, di sicuro, e di molti degli Israeliani che di certo non amano il suo alleato al governo, che da anni sopravvive politicamente e giudiziariamente grazie alla guerra?
C’è una rincorsa a una possibile tregua, anche lì foriera di una qualche forma di pace, con i soliti corollari di interessi economici, alla base del conflitto, nell’Ucraina prima invasa dalla Russia, poi finanziata da Stati Uniti ed Europa per contrastare, anzi no per sconfiggere, assurdo!, l’enorme esercito di Putin e ora “tradita” dagli Usa di Trump, che non solo sbeffeggia Zelensky nello Studio ovale ma toglie lo scudo dell’intelligence agli ucraini che ora muoiono sempre di più.
Mentre Putin gongola per aver spaccato la Nato, aver “disconnesso” gli Stati Uniti dall’Europa e aver spaccato l’Europa stessa con Macron che, insieme forse a Stammer, vuol fare il bombarolo atomico come e più dei putiniani (e anche qui, follia della minaccia nucleare a parte di cui prima erano colpevoli quelli del Cremlino e ora i parigini e i londinesi, quante sono le bombe dei galletti rispetto a quello dell’ex Urss?) cosa volete che provi chi ha combattuto sui due fronti, i familiari delle centinaia di migliaia di morti, tra cui un gran numero di civili ucraini, i genitori delle migliaia di bambini rapiti dai russi?
Provano e proveranno odio.
E verso gli Usa? Rancore gli ucraini per l’abbandono subito, certezza di superiorità i russi che vedono gli Stati Uniti come “ballerini” poco coordinati nel passi e più deboli di prima dello scoppio del conflitto visto che, con quella che a Trump appare come una prova di forza, gli USA si stanno isolando dai vecchi “amici” sperando di circondarsene di nuovi tra gli ex agenti del KGB, che oara gongolano, ma non troppo per avere vicino i colleghi mandarini…
Se allegassimo la nostra umile analisi a tutte le altre 50 e più guerre in corso le considerazioni sarebbero simili: con un’unica vittima coincidente, gli USA isolazionisti sempre più isolati, e un unico vincitore strategico, più potente di tutti, la Cina.
Che, come tutti i potenti veri, non fa rumore e sta lì per piombare, come un falco, appunto, cinese su morti e feriti.
Senza colpo ferire, tanto gli altri si saranno ammazzati fra di loro.