Morti sul Lavoro in Veneto, Vega: “Gennaio 2025 8 decessi, 5 stranieri”. Vicenza e Padova in ‘zona rossa’

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morti lavoro veneto gennaio 2025

“Nel primo mese dell’anno il Veneto conta già 8 morti sul lavoro, 5 lavoratori deceduti su 8 erano stranieri. È con questo bilancio drammatico che il Veneto comincia il nuovo anno. Ed è secondo solo alla Lombardia per numero di vittime, che ne conta invece 10. Una vera e propria emergenza nell’emergenza, sentita particolarmente in Veneto, ma presente in tutto il Paese. Un Paese che, a questo punto, deve dare una risposta tempestiva con una formazione mirata a chi giunge nella nostra penisola per migliorare la propria qualità della vita e non certo per morire sul lavoro. È chiaro, dunque, che l’integrazione e l’accoglienza debbano passare anche attraverso la sicurezza sul lavoro”.

Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, analizza le prime e più significative proiezioni relative alle morti sul lavoro in Veneto elaborate dal proprio team di esperti.

IL RISCHIO DI MORTE IN VENETO A GENNAIO 2025

Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio mestrino elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza di mortalità.

La zona arancione, quella in cui è entrato il Veneto a fine gennaio 2025, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro al di sopra della media nazionale.

E infatti a fine gennaio 2025 il rischio di infortunio mortale in Veneto (2,2 morti per milione di occupati) risulta superiore alla media del Paese, pari a 2,0. E questo accade dopo che il Veneto per quasi tutto il 2024 era rimasto in zona bianca, con incidenze di mortalità tra le più basse del Paese.

Osservando nel dettaglio, poi, si scopre che Vicenza e Padova si collocano addirittura in zona rossa con un indice rispettivamente di 5,1 e 4,6. Segue Verona in zona arancione (2,3). Mentre le altre province venete si trovano in zona bianca.

morti lavoro veneto gennaio 2025

INFORTUNI TOTALI MORTALI A GENNAIO 2025. LA TRAGEDIA QUADRUPLICATA

Sono 8 i decessi rilevati nel primo mese del 2025 (contro i 2 del 2024): 5 rilevati in occasione di lavoro (4 in più dello scorso anno) e 3 in itinere (2 in più del 2024).

A Padova la maglia nera per numero di vittime totali (4). Seguita da Vicenza (2) e da Venezia e Verona (1). E Padova guida la classifica delle vittime in occasione di lavoro insieme a Vicenza (2), seguite da Verona (1).

ALLA FINE DI GENNAIO SI RILEVA UN DECREMENTO ANCHE SE MINIMO DELLE DENUNCE DI INFORTUNIO TOTALI

Alla fine di gennaio 2025 le denunce di infortunio totali sono diminuite rispetto alla fine di gennaio del 2024: erano 4.959 e ora sono 4.925.

ED È ANCORA PADOVA A INDOSSARE LA MAGLIA NERA IN REGIONE PER IL PIÙ ELEVATO NUMERO DI DENUNCE TOTALI

È la provincia di Padova a far rilevare il maggior numero di denunce totali di infortunio (971), seguita da: Verona (960), Vicenza (951), Treviso (873), Venezia (799), Belluno (216) e Rovigo (155).

L’ATTIVITÀ MANIFATTURIERA È IL SETTORE PIÙ COLPITO IN VENETO

Le Attività Manifatturiere, alla fine di gennaio 2025, sono ancora in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (605). Seguite da: Costruzioni (215), Commercio e Sanità (202) e Trasporti e Magazzinaggio (182).

INFORTUNI PER GENERE E NAZIONALITÀ: ECCO LE STATISTICHE

Infine, sono 1.776 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici (1.449 in occasione di lavoro) e 3.149 quelle degli uomini (2.854 in occasione di lavoro). E sono 2 le donne che hanno perso la vita: 1 in occasione di lavoro e 1 in itinere.

Le denunce dei lavoratori stranieri sono 1.178. E sono 1.006 le denunce dei lavoratori stranieri registrate in occasione di lavoro. Sono 5 i lavoratori stranieri deceduti su un totale di 8, di cui 3 sono deceduti in occasione di lavoro.

COS’È L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI?

L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.

A COSA SERVE LA ZONIZZAZIONE REALIZZATA DALL’OSSERVATORIO SICUREZZA E AMBIENTE VEGA?

La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:

Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale

Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale

Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale

Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale