Veneto e donne, nel giro di poche ore due “casi” che rabbuiano l’8 marzo: da Rossano Veneto a Motta di Livenza

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veneto donne

Sarà stata una coincidenza oppure è sempre così e, in prossimità della festa delle donne si avverte di più, ma il Veneto è stato scosso nel giro di poche ore da due casi che testimoniano male l’attenzione che questa terra ha per il genere femminile.

E – più in generale – per il rispetto che è necessario verso ogni essere umano, verso ogni occupazione, verso qualsiasi ruolo esso svolga.

Veneto donna: polemica a Rossano Veneto per un post sessista

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L’ultimo episodio sgradevole, in ordine cronologico, si è verificato a Rossano Veneto. Uno scherzo di Carnevale di cattivo gusto ha scatenato indignazione. Il consigliere comunale Michele Campagnolo ha pubblicato un post sui social prendendo in giro l’assessora Helga Battaglin con un commento offensivo sulla sua fisicità (vedi foto).

La vicenda ha suscitato reazioni immediate da parte del sindaco Marco Zonta, della stessa Battaglin e di altri esponenti politici locali, che hanno condannato il gesto come un attacco sessista e inaccettabile, soprattutto in concomitanza con l’8 marzo.

Campagnolo si è poi scusato, mentre cresce la richiesta di una presa di distanza pubblica da parte delle altre consigliere comunali.

La consigliera provinciale alle pari opportunità della Provincia di Vicenza Maria Cristina Franco in merito, ha rilasciato una dichiarazione: “Mi duole constatare che c’è ancora molta strada da fare, non solo per raggiungere la parità come donne, ma per avere il rispetto in quanto esseri umani. Di fronte alle parole becere espresse da chi addirittura è un rappresentante delle istituzioni, e per di più nella giornata internazionale dei diritti delle donne, esprimo piena solidarietà alla collega Helga Battaglin e auspico almeno le scuse dell’autore dello squallido post”.
Scuse – come detto – poi arrivate. Con questo post su Facebook: “Se vi è capitato di sbagliare nella vita per troppa leggerezza, per rabbia, per pura passione… voltatevi indietro a chiedere scusa. L’ho fatto molte volte, calpestando l’orgoglio e inghiottendo amarezze. Se ieri ho sbagliato, chiedo scusa. Adesso, però, guardiamo avanti“, ha scritto Campagnolo.

Il caso di Motta di Livenza, insulta arbitro donna: “Vai a fare la prostituta”

Già ieri, invece, vi avevamo reso conto di quanto avvenuto in ambito sportivo a Motta di Livenza.

Un arbitro donna 18enne è stata pesantemente offesa con frasi sessiste da una tifosa durante una partita di basket a Motta di Livenza nel TrevigianoLo si apprende da Il Gazzettino.

Cosa ci fai qui l’8 marzo? Vai a fare la prostituta, vai a casa“, le avrebbe urlato dalla tribuna del palazzetto di Motta di Livenza la madre di uno dei giocatori che si trovavano sul parquet. La giovanissima direttrice di gara, della sezione arbitrale di Padova, dopo essere scoppiata in lacrime, ha mandato le squadre negli spogliatoi, sospendendo la gara, poi ripresa. La persona che si è resa responsabile degli insulti sarebbe stata identificata.

Insomma, non un bell’agire rispettoso verso le donne in Veneto. Comportamenti, questi, assolutamente da condannare e che, purtroppo, rischiano di offuscare quanto, invece, di buono viene fatto.