Ha suscitato l’immediata risposta del consigliere di Fratelli d’Italia ed ex sindaco Francesco Rucco la presa di posizione del Sindaco di Vicenza Giacomo Possamai – espressa sul Giornale di Vicenza di oggi – a proposito dello sviluppo a Est della Tav a Vicenza e del “salto del montone” a Setteca’, progetto definito inaccettabile se non si dovesse interrare la linea.
Rucco in un deciso comunicato ha accusato l’amministrazione Possamai di voler “riscrivere la storia sulla questione del salto del montone, cercando di scaricare sulla nostra giunta la responsabilità di un’opera che invece abbiamo sempre contestato con chiarezza e determinazione”.
L’esponente di FdI ha precisato che i documenti ufficiali smentiscono in modo netto le affermazioni del centrosinistra: “nel novembre 2022, il Consiglio comunale di Vicenza ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegnava il Comune a esprimere contrarietà al salto del montone e a cercare soluzioni alternative. Un voto compatto, che coinvolse tutti i gruppi consiliari, compreso lo stesso centrosinistra che oggi cerca di stravolgere i fatti”.
Rucco ha dunque ribadito che l’opposizione della sua amministrazione al salto del montone non è mai stata in discussione. “Non abbiamo mai avallato l’idea di un cavalcavia alto 15 metri in un quartiere abitato, con il rischio di stravolgere la vita di famiglie, imprese e aziende agricole. Anzi, abbiamo sempre chiesto che venissero valutate soluzioni alternative meno impattanti per la città e per il tessuto economico della zona. L’amministrazione Possamai, invece di assumersi le proprie responsabilità e lavorare per una vera soluzione, preferisce fare propaganda e mistificare la realtà. Ma i cittadini meritano rispetto e trasparenza, non giochi politici fatti per coprire l’immobilismo e l’incapacità d’incidere della giunta Possamai.”
L’ex sindaco ha concluso lapidario: “Se davvero vuole fermare il salto del montone, il sindaco smetta di cercare alibi e dica quali passi concreti intende fare. Altrimenti sarà evidente a tutti che la sua è solo una battaglia di facciata, inutile per la città”.
