“Spingere perché finalmente arrivino questi benedetti limiti nazionali e allo stesso tempo tornare subito a fare pressione in Europa perché vengano rivisti i limiti sulle acque approvati nel 2018. Per farlo serve un’azione decisa e condivisa che porti il tema Pfas nell’agenda di Bruxelles al di là di ogni lobby o interesse specifico. In ballo c’è la salute”. Così – in una nota – Achille Variati, capolista veneto del Partito Democratico alle Europee, interviene sul tema della contaminazione delle acque da Pfas, annunciando la volontà di portare con forza la questione all’Europarlamento.
“Le ultime rilevazioni nel Po hanno mostrato chiaramente che questo disastro ambientale non riguarda solo delle aree del Veneto: è un tema nazionale sul quale serve un impegno comune da parte di tutti i livelli istituzionali – sottolinea Variati -. Il mio è un appello a lavorare in squadra perché solo così possiamo evitare perdite di tempo e arrivare a soluzioni che diano sicurezza ai cittadini su quel bene comune che è l’acqua.
L’Europa su questo può e deve giocare un ruolo di primo piano: visto che anche l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha di fatto certificato la pericolosità della presenza di Pfos e Pfoa in acqua e cibi, si agisca con coerenza rivedendo la Direttiva Acque e inserendo limiti più stringenti.
Da sindaco e da presidente della Provincia di Vicenza mi sono battuto perché venissero messi in campo interventi decisi su questo fronte, a partire dalla richiesta di revisione dell’autorizzazione alla Miteni: continuerò a farlo al Parlamento Europeo perché i cittadini meritano risposte concrete e garanzie sulla qualità e la sicurezza dell’acqua”.