Uil “Governo ripensi a politiche di inclusione sociale”

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ROMA (ITALPRESS) – “Denunciamo con fermezza le conseguenze disastrose del passaggio dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione, una misura che sta pericolosamente escludendo dal sostegno milioni di famiglie italiane”. Così il segretario confederale della Uil, Santo Biondo. “Ben 850mila nuclei familiari subiranno una riduzione media annua di 2.600 euro. Questo dato – ha spiegato Biondo – dimostra l’inadeguatezza dell’Adi nel rispondere ai bisogni reali della popolazione, perché non solo accentua le disuguaglianze sociali, ma rischia di aumentare il numero di persone in condizioni di marginalità, favorendo nuove forme di esclusione e disperazione. Il nuovo meccanismo di calcolo dell’assegno, penalizza le famiglie numerose e quelle residenti nelle aree a maggiore disagio economico, come il Sud Italia, dove il tasso di disoccupazione è storicamente più alto e le possibilità di impiego più limitate”.

“Non possiamo accettare che il governo scelga di fare cassa sulla pelle dei più deboli, mentre il costo della vita continua a crescere e il potere d’acquisto delle famiglie si riduce sempre più. La dignità e il benessere delle famiglie italiane devono tornare al centro dell’agenda politica. Chiediamo con urgenza un ripensamento delle politiche di inclusione sociale da parte del governo. È necessario – ha concluso Biondo – un sistema di protezione che garantisca equità, continuità del sostegno e strumenti adeguati all’inserimento lavorativo di chi è in condizione di fragilità economica”.

-Foto Ipa/Agency-
(ITALPRESS).