Da un punto di vista psicologico, facendo riferimento in particolar modo al modello dell’Analisi Transazionale, ciascuno di noi cresce ricevendo dai propri genitori dei messaggi che “modellano” e “guidano” la costruzione della nostra identità.
Tali messaggi appaiono come positivi, ma in realtà possono trasformarsi in “gabbie” in quanto ci spingono e condizionano a comportarci sempre in un certo modo, anche quando sono sconvenienti per noi, proprio come se mettessimo il pilota automatico.
Sono imperativi a cui sentiamo di dover aderire a tutti i costi, per ricevere stima, affetto e fiducia dagli altri e possono portarci a modificare la nostra personalità per essere come gli altri vorrebbero, impedendoci di essere autentici e liberi.
Quali sono questi 5 messaggi “stressanti”?
Le 5 imposizioni, dette anche “spinte”, che inconsapevolmente possiamo seguire, spesso possono metterci in una situazione di disagio ed ansia… Non sempre, infatti, abbiamo l’energia per soddisfarli e per essere all’altezza di quel dialogo interno che ci vuole perfetti, che ci spinge a soddisfare i bisogni altrui (magari mettendo da parte i nostri), ad essere forti o prestanti. Ma vediamole:
- SII PERFETTO. La persona che soccombe a quest’ordine va al di là della sana ricerca dell’eccellenza e cade in un perfezionismo malsano. Mai soddisfatta dei risultati raggiunti, è molto critica nei riguardi di sé stessa. Perdendo molto tempo ed energia nel definire i dettagli, diminuisce la sua produttività. Gli errori, anche minimi, sono vissuti come delle enormi delusioni. E’ vietato sbagliare! Qual è il suo antidoto? Pensare che è normale essere sé stessi. Gli errori fanno parte della vita e rappresentano opportunità di apprendimento. Concedetevi il diritto di commettere errori … valorizzate i vostri successi e i vostri progressi senza dire “si, ma …”.
- SII FORTE. La persona che segue questa voce interna non ascolta i propri bisogni e le proprie emozioni. Pensa che nella vita si debba “tener duro”. Inoltre si sentirebbe colpevole nel mostrarsi debole. Ritiene che sia positivo superare i propri limiti e che si debba essere orgogliosi di resistere più della media delle persone. Rischia di sovraffaticarsi. E’ vietato crollare! Qual è il suo antidoto? Pensare che è normale avere delle emozioni, dei dubbi, dei bisogni. Tutti gli esseri umani sono vulnerabili. Nasconderlo o negarlo non serve … si paga a lungo termine con sintomi depressivi, ossessivi, somatizzazioni. E’ giusto ascoltare sé stessi!
- SFORZATI! La persona che si impone quest’ordine crede che ci si debba dare un gran da fare per avere un po’ di successo. La facilità è esclusa. Queste persone lavorano molto, anche quando non serve. Vietato essere pigri! Qual è l’antidoto? Pensare che le cose possono essere svolte con semplicità e piacere, concedetevi il diritto di stare bene e prendetevi il vostro tempo!
- COMPIACI. La persona ha paura di non piacere, di essere rifiutata o abbandonata. I desideri ed i bisogni degli altri sono più importanti dei propri. Non sa dire di no, non osa opporsi e cerca di indovinare ed anticipare ciò che ci si aspetta da lei. Ha sempre paura di sbagliare e di ferire chi la circonda. Vietato ascoltarsi! Qual è l’antidoto? Pensare che non possiamo piacere a tutti! E’ normale pensare anche a sé stessi, volersi bene e vivere secondo i propri valori.
- SBRIGATI! La persona che segue quest’ordine è di natura impaziente. Detesta perdere tempo ed essere in ritardo. E’ sempre di corsa, teme di non finire entro i termini e si sbriga a fare le cose con il rischio di non farle con cura o prendersi abbastanza tempo per riflettere. E’ vietato prendersi il proprio tempo! L’ antidoto è di pensare che è normale prendersi il tempo necessario per fare le cose, datevi una priorità ed organizzatevi. La pressione generata dall’urgenza è deleteria! Scegliamo quando correre o rallentare … togliamo il pilota automatico!
Tutti questi messaggi influenzano e compromettono la qualità della nostra vita e delle nostre relazioni, in quanto ci tengono inconsciamente e costantemente invischiati in dinamiche antiche ma che costantemente ripetiamo e che generano ansia.
E’ importante sapere che sono i pensieri a determinare i nostri stati d’animo, e di conseguenza, le nostre azioni, non la situazione! Pensiamo a cosa potrebbe accadere se cambiassimo i nostri pensieri… si vivrebbe decisamente meglio!
… cosa possiamo fare per migliorarci, affrontare le situazioni di stress e stare bene?
Possiamo prendiamoci cura di noi attraverso:
- La conoscenza: è il primo passo verso il cambiamento! Dare un nome a ciò che ci fa soffrire e ci limita è la chiave di volta per fare qualcosa per noi stessi. Se l’ansia che ci attanaglia non è adattiva ma disadattiva, attiviamoci per fare qualcosa per noi.
- Coltiviamo momenti mindfulness per sviluppare la consapevolezza di noi: una mente agitata è il principale assassino della realtà! L’allenamento alla consapevolezza come stile di vita ci permette di “addomesticare” i pensieri e potenziare la capacità di attenzione, rimanendo sul momento presente, sul “qui ed ora”, così da agire in modo saggio e adulto di fronte alle situazioni.
- Utilizziamo tecniche di rilassamento per purificare la mente. Il respiro è energia vitale: se la respirazione è in qualche modo limitata, la nostra energia vitale diminuisce. Sentirsi agitati e indecisi spesso si accompagna ad una respirazione superficiale e non efficace, che offusca la nostra lucidità. Una respirazione profonda espande i polmoni, permette un adeguato apporto di ossigeno al cervello, rallenta il battito cardiaco, favorisce la concentrazione. Inoltre permette di ripristinare l’equilibrio neurovegetativo. L’utilizzo regolare di tecniche di rilassamento aiuta a stimolare il sistema parasimpatico (rilassante) favorisce il cambiamento di quegli atteggiamenti mentali e di quelle convinzioni che ci creano disagio, a favore di un pensiero più funzionale e consapevole, per un benessere generale.
Rivolgiamoci ad un professionista per una consulenza psicologica: prima che un disagio si trasformi in problema prendiamo in mano la nostra vita! La psicoterapia risulta efficace nei disturbi d’ansia: consente alla persona di cambiare gli schemi mentali disfunzionali ed uscire dalle “gabbie” prima citate per sentirsi liberi, consapevoli, efficaci ed autentici