
I lavoratori dell’Alphial di Sandrigo hanno proclamato lo stato di agitazione, bloccando gli straordinari e annunciando otto ore di sciopero. La decisione arriva dopo mesi di crescente preoccupazione per il futuro dello stabilimento, tra riduzione della produzione e mancati investimenti.
Secondo la RSU aziendale e la Filctem CGIL, l’azienda sta portando avanti una strategia che potrebbe condurre alla chiusura del sito. I sindacati denunciano l’assenza di interventi sugli impianti, il continuo calo della capacità produttiva e la scelta di applicare fermate e chiusure collettive solo alla sede di Sandrigo.
Alphial è un gruppo specializzato nella produzione di flaconi e fiale in vetro, con cinque stabilimenti in Italia. La sede di Sandrigo ha una lunga tradizione, nata nel 1950 con la gestione della famiglia Crestani e successivamente acquisita dal gruppo.
Negli anni, il numero di dipendenti si è ridotto drasticamente: dagli oltre 50 lavoratori iniziali si è scesi a meno di 40 tra fissi e precari, con una prevalenza di manodopera femminile. La produzione giornaliera è in calo e la mancata manutenzione degli impianti sta aggravando la situazione.
Sulla vicenda è intervenuta la consigliera regionale vicentina del Partito Democratico, Chiara Luisetto, che ha espresso sostegno ai lavoratori. Ha sottolineato la necessità di un rilancio produttivo per evitare la chiusura dello stabilimento e ha chiesto alla Regione di occuparsi della questione con la massima attenzione.
I lavoratori chiedono un cambio di strategia da parte dell’azienda e l’intervento delle istituzioni per tutelare l’occupazione e il futuro dello stabilimento di Sandrigo.