Isola “In Giappone spettacolo emozionante, bene mescole Hard e Medium”

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SUZUKA (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Dopo la quarta pole consecutiva, Max Verstappen ha fatto poker anche in gara. Si conclude così in maniera trionfale per il quattro volte campione del mondo il fine settimana del Gran Premio del Giappone, primo sia il sabato che la domenica per la quarta volta consecutiva a Suzuka: totale il suo dominio su questa pista con l’attuale generazione di monoposto.

Quella di oggi è la vittoria numero 64 nella carriera del pilota olandese, l’ottava per la Red Bull nel Gran Premio del Giappone e la numero 123 nella storia della squadra diretta da Christian Horner.

Doppio podio per la McLaren, con Lando Norris secondo e Oscar Piastri terzo: la squadra inglese è arrivata a quota 29 piazzamenti fra i primi tre in questa gara.

Sulla griglia di partenza quindici piloti hanno scelto la Medium per il primo stint, tutti nelle prime otto file: l’unica eccezione è stata Hamilton, che ha preferito la Hard. Nelle ultime due file, invece, Hard e Soft si sono suddivise i posti sulla griglia: Ocon e Bortoleto hanno scelto la C1, Stroll e Doohan la C3.

Quasi tutti i piloti hanno effettuato una sola sosta, l’opzione strategica più veloce emersa dall’analisi dei dati raccolti il venerdì. La Hard è stata protagonista quasi assoluta dei secondi stint ma c’è stato chi – vedi Sainz e Lawson – ha addirittura concluso la gara senza usare la mescola più dura, optando invece per una strategia Medium-Soft. L’unica eccezione è stata rappresentata da Stroll, che ha usato tutte e tre le mescole.

Lo stint più lungo in assoluto è stato quello percorso da Doohan con un set di Hard (38 giri), mentre sulle Medium Sainz e Lawson sono arrivati fino al giro 33 prima di fermarsi ai box. Doppio record per Andrea Kimi Antonelli, sesto sotto la bandiera a scacchi. Il pilota italiano è diventato il più giovane a condurre un Gran Premio e a stabilire il giro più veloce in gara, strappando entrambi i primati a Max Verstappen.

“Quando i primi sei della griglia di partenza passano nello stesso ordine sotto la bandiera a scacchi si tende ad etichettare la gara come noiosa. Ora, non pretendo di affermare che abbiamo assistito allo spettacolo più emozionante nella storia del nostro sport però abbiamo comunque visto una gara intensa, tanto che i primi tre della classifica finale – ieri in qualifica racchiusi in 44 millesimi di secondo, oggi hanno terminato la corsa raggruppati in poco più di due secondi – afferma Mario Isola, Direttore Motorsport Pirelli Tutti i piloti – dopo una prima parte abbastanza controllata, soprattutto nella percorrenza del primo settore, il più impegnativo per le gomme – nella seconda hanno spinto fino all’ultimo giro. Non è un caso che 14 piloti su 20 hanno fatto segnare il loro miglior tempo sul giro nelle ultime cinque tornate. Peraltro, il tempo di Antonelli (1’30″965) è stato più veloce di 2″741 rispetto al giro più veloce della gara dello scorso anno, fatto segnare da Verstappen, un segno di quanto le prestazioni quest’anno siano migliorate rispetto al 2024″.

“Su una pista dove il degrado termico è sempre stato tradizionalmente molto significativo oggi abbiamo visto le due mescole Hard e Medium non avere praticamente nessuna perdita di prestazione cronometrica, anche su stint particolarmente lunghi. Ciò è stato dovuto sia al fatto che le temperature di aria e asfalto sono state particolarmente basse – quella della pista è stata in media la più bassa mai registrata dal 2011 in poi – sia alla gamma di mescole 2025, che è stata migliorata al fine di ridurre appunto questo tipo di degrado. Un altro degli obiettivi tecnici che avevamo era la diminuzione della formazione del graining e oggi, pur con le già menzionate basse temperature, non abbiamo avuto praticamente nessun pilota soffrire per questo fenomeno” conclude.

– Foto: ufficio stampa Pirelli –

(ITALPRESS).