
Il Pd regionale e i Civici per Vicenza hanno deposto analoghe mozioni sul consentire il voto fuori sede in vista delle prossime regionali, ipotesi che a febbraio aveva incassato un no abbastanza deciso dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (ne parliamo qui).
Secondo gli esponenti di sinistra di Regione Veneto e Comune di Vicenza il voto fuori sede darebbe modo di evitare astensioni involontarie o spese elevate agli aventi diritto al voto che per studio o lavoro vivono lontane dal comune di residenza.
Luisetto – Gruppo Pd: “Intervenire per arginare disaffezione al voto”.

La consigliera regionale del Pd, Chiara Luisetto, con una risoluzione sottoscritta dalle colleghe di partito Camani, Zottis e Bigon, ha invitato la Giunta Regionale a sollecitare “il Parlamento e il Governo a promuovere una riforma delle norme per introdurre l’esercizio del diritto di voto in un Comune diverso da quello di iscrizione nelle liste elettorali, anche in occasione delle prossime elezioni regionali”.
Le consigliere dem hanno ricordato che già in occasione delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024, per la prima volta, gli studenti fuori sede avevano potuto votare senza dover far rientro presso il Comune di residenza nelle cui liste elettorali risultano iscritti. Una misura da adottare nuovamente nella prossima tornata elettorale “Anche di fronte alla progressiva disaffezione al voto, che nelle elezioni regionali del 2020 ha visto partecipe solo il 61,1% degli aventi diritto.”
Una richiesta motivata anche dal fatto che per esercitare il diritto di voto, i cittadini italiani fuorisede devono affrontare costi elevati e tempi lunghi. Una situazione comune a centinaia di migliaia di studenti e lavoratori, ragazzi e adulti. “Si tratta di un’importante fascia di cittadini costretti all’astensione involontaria e che invece, se posti nelle opportune condizioni, eserciterebbero il loro diritto. Ci auguriamo – ha concluso Luisetto – che vi sia una presa di coscienza istituzionale a partire dalla Regione per attuare questa svolta”.
Civici per Vicenza: “Non facciamone questione di colore o fede politica”

Anche Benedetta Ghiotto, consigliere comunale della lista Civici per Vicenza ha depositato una mozione in Consiglio Comunale per la tutela del voto fuori sede, ribadendo che “Nella guerra all’astensionismo non esiste colore o fede politica e ciascuno, a ogni grado, deve fare ciò che è nella sua possibilità per contribuire alla causa.”
Ghiotto ha poi aggiunto di essere consapevole che l’ente locale comunale non abbia alcuna capacità legislativa, però, ha dichiarato “può e deve fungere da propulsore per sottolineare una determinata necessità alle istituzioni preposte. Per questa ragione – ha chiarito – ho presentato in Consiglio Comunale a Vicenza una mozione che chiede al Sindaco e alla Giunta comunale due cose. Da una parte di intercedere, data la recente nomina di rappresentante ANCI del Sindaco Possamai, nella Conferenza Stato-città sottoponendo al Governo il tema del voto a distanza. Dall’altra di rivolgersi al Presidente e alla Giunta Regionale richiedendo la proposta di una legge regionale bipartisan che consenta il voto alle prossime elezioni regionali del 2025 anche agli studenti e lavoratori veneti fuorisede e di intercedere con il governo regionale invitandolo a un collaborazione con la Rete Voto Fuorisede per portare il tema del voto a distanza in Conferenza Stato – Regioni.”
La consigliera dei Civici per Vicenza ha poi elencato i numeri del “fuori sede” per quel che riguarda gli studenti: su 120.000 studenti veneti, 40.000 studiano fuori regione, e per quel che riguarda Vicenza, nella classifica dei 25 comuni con più iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) la città berica ricopre il quarto posto regionale con quasi 10.000 iscritti e un’incidenza dell’8,1 sulla popolazione residente. Non si tratta dunque di fasce trascurabili di aventi diritto al voto.
Consapevole che analoga richiesta è stata depositata in Consiglio Regionale dal Centro Sinistra, Ghiotto ha invitato a non farne una questione di fazioni politiche: “L’introduzione del voto fuorisede non deve essere una battaglia di destra o di sinistra ma una scelta comune per la tutela di una diritto inviolabile, per questo mi aspetto un voto unanime a favore di questa mozione in Consiglio Comunale”.