Svt, alta tensione tra azienda e lavoratori. D’Angelo (USB Lavoro Privato Vicenza): lunedì nuovo round di trattativa dopo sciopero da record

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Lavoratori SVT in sciopero, presidio Usb Lavoro Privato Vicenza davanti al Comune di Vicenza: al centro Massimo D'Angelo e Annarita Simone
Lavoratori SVT in sciopero, presidio Usb Lavoro Privato Vicenza davanti al Comune di Vicenza: al centro Massimo D'Angelo e Annarita Simone (foto d'archivio)

Dopo l’adesione straordinaria allo sciopero del 1° aprile, l’USB Lavoro Privato Vicenza conferma lo stato di agitazione. La vertenza con la Società Vicentina Trasporti (SVT) entra nel vivo: al centro, salari, orari sostenibili, sicurezza e dignità per tutti i lavoratori.

La vertenza tra i lavoratori della SVT – Società Vicentina Trasporti – e la dirigenza aziendale è entrata in una fase incandescente. Lunedì 14 aprile si terrà un nuovo incontro tra le parti, ma l’atmosfera è quella delle grandi battaglie sindacali, di quelle che non si limitano a rivendicazioni economiche ma chiamano in causa la dignità del lavoro.

A far esplodere il caso è stato lo sciopero del 1° aprile, che ha visto un’adesione straordinaria: il 90% dei lavoratori nel servizio urbano e circa il 60% nell’extraurbano hanno incrociato le braccia. Una risposta fortissima che l’Unione Sindacale di Base di Vicenza definisce “inequivocabile”: basta ritardi, basta attese, i lavoratori chiedono risposte immediate.

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Nel comunicato diffuso il 12 aprile, a firma di Massimo D’Angelo, l’USB elenca in modo puntuale le rivendicazioni: “salario, sicurezza, dignità”, sintetizza la sigla sindacale. Non si tratta solo di aumenti, ma di una revisione complessiva delle condizioni di lavoro che, secondo il sindacato, sono diventate fisicamente e psicologicamente logoranti.

Tra le richieste principali spiccano l’equiparazione salariale per tutti i dipendenti – anche i futuri assunti – l’applicazione degli accordi sul gruppo controllo, l’introduzione di orari realmente sostenibili, assunzioni immediate per alleggerire i carichi di lavoro e formazione continua. In discussione anche i tempi di percorrenza, giudicati “del tutto irrealistici”, e l’assenza di adeguate misure legali e sanitarie per i lavoratori, spesso vittime di aggressioni o situazioni di rischio.

Particolare attenzione è riservata anche a temi “minori” solo in apparenza, come l’introduzione di buoni pasto per tutti, l’indennità per la guida di autosnodati e quella per il maneggio di denaro, che molti conducenti ritengono giustamente dovute.

Dopo la massiccia mobilitazione, la SVT ha convocato le organizzazioni sindacali e la RSU per martedì 8 aprile. Ma la convocazione non è bastata a placare gli animi. “L’azienda – scrive l’USB – ha mostrato ancora una volta tutta la propria inadeguatezza nel dare risposte concrete e immediate”.

Ora l’appuntamento decisivo sembra essere quello di lunedì, quando si capirà se la SVT è pronta a un cambio di passo o se il muro contro muro continuerà. “Non un passo indietro”, scrive in chiusura il comunicato USB. La battaglia è aperta, e promette di avere ripercussioni su tutta la città e, forse, oltre.