Il Floriana risarcirà Atzori, ok dalla Fifa per 90mila euro

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS) – Gianluca Atzori avrà diritto a un risarcimento da oltre 90 mila euro da parte del Floriana FC. Prima la Players’ Status Chamber della Fifa e poi il Tas di Losanna hanno dato ragione al tecnico italiano, coinvolto in una lunga disputa contrattuale col club maltese.

Atzori, ex allenatore di Sampdoria e Reggina, era arrivato al Floriana nel 2021. Alla sua prima stagione, aveva condotto la squadra maltese al secondo posto in campionato e alla vittoria del FA Trophy mentre in quella successiva non era andato oltre il settimo posto finale, mancando la qualificazione alle competizioni europee.

Nonostante il club avesse inizialmente annunciato, nel maggio 2023, che Atzori si fosse dimesso volontariamente con un anno ancora di contratto, il tecnico ha fatto sapere al “Times of Malta” di essere stato costretto a lasciare per via di stipendi non pagati e del deterioramento delle condizioni lavorative.

Atzori ha anche affermato di non aver ricevuto lo stipendio per tre mesi, oltre a bonus aggiuntivi legati anche alla qualificazione europea mai pagati. “Quando sono stato lasciato senza altra scelta se non quella di dimettermi, la mia unica richiesta era ricevere gli stipendi arretrati per il lavoro svolto al club – le sue parole – Queste sentenze confermano semplicemente il modo corretto e giusto di agire”.

La Fifa aveva inizialmente stabilito, il 14 dicembre 2023, che il Floriana FC doveva ad Atzori 25.765 euro di stipendi arretrati più gli interessi, oltre a 62.000 euro per violazione del contratto. Il club aveva fatto ricorso al Tas che però ha bocciato l’appello. Inoltre, secondo quanto imposto dalla Fifa, il Floriana non potrà acquistare nuovi giocatori per le prossime tre sessioni di mercato o comunque fino al saldo completo dell’importo dovuto.

Dal club maltese nessun commento mentre Atzori ha scelto di ricordare la sua esperienza al Floriana come “positiva nella mia carriera, conservo bei ricordi. Credo che avessimo avviato un progetto calcistico ambizioso che poteva andare molto lontano. Ma non era destino. Questo è il calcio, questa è la vita”.