Gp Miami, selezionata la stessa terna di mescole di Gedda

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ROMA (ITALPRESS) – La Formula 1 passa dalle rive del Mar Rosso a quelle dell’Oceano Atlantico per un salto di continente e di Paese – dall’Asia all’America, dall’Arabia Saudita agli Stati Uniti – che testimonia sempre più quanto questo sport sia assolutamente globale.

Il Gran Premio di Miami è il primo dei tre che, come accade dal 2023, si svolgono negli States e si è aggiunto al calendario iridato soltanto pochi mesi dopo quello di Gedda. La prima gara ospitata all’Hard Rock Stadium – sede delle partite dei Miami Dolphins, franchigia NFL, e di uno dei nove ATP Masters 1000 – risale infatti al 2022.

La terna di mescole selezionata da Pirelli è la stessa utilizzata due settimane fa in Arabia Saudita: C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft. Così come avvenuto a Gedda, anche in questo caso si tratta di uno step più morbido rispetto alla stagione precedente. Il tracciato costruito attorno allo stadio è caratterizzato da un asfalto molto liscio e sottopone i pneumatici a forze longitudinali e laterali medio-basse.

Il degrado termico, anche in virtù di temperature prevedibilmente molto elevate – lo scorso anno si superarono sull’asfalto i 55 °C -, sarà un fattore determinante. L’asfalto è stato rifatto nel 2023 ed è soggetto, come accade nei tracciati che vengono allestiti ad hoc per un Gran Premio, ad un progressivo e significativo aumento dell’aderenza man mano che le vetture girano in pista: in quest’occasione, ci sono due serie di supporto come la F1 Academy e la Porsche Carrera Cup North America.

Il Gran Premio di Miami è tradizionalmente una gara su una singola sosta e così è stato anche lo scorso anno. Per il primo stint è stata preferita la Medium (15 piloti su 20) per poi passare alla Hard, con soltanto un paio di scelte a favore della Soft, che ha comunque mostrato un livello di degrado relativamente ridotto.

Tutte e tre le mescole – allora C2, C3 e C4 – hanno avuto differenze di prestazione piuttosto contenute. Sulla strategia – non in termini di sosta ma di finestra per il pit-stop – hanno influito una prima VSC poi trasformatasi in neutralizzazione piena. Sarà interessante vedere se lo spostamento verso un tris di mescole più morbido potrà avere un impatto sulle strategie, aprendo eventualmente la porta alla doppia sosta.

– Foto Ufficio stampa Pirelli –

(ITALPRESS)